Lombardia, coronavirus, mascherine non omologate

Lombardia, coronavirus, mascherine non omologate

Sul problema delle mascherine non omologate mandate da Roma alla Lombardia, Roberto Anelli risponde a Fumagalli del M5S)

“Dica al suo Governo di riprendersi gli stracci, gli operatori sanitari lombardi non possono essere trattati così”

“Fumagalli, al posto di dare lezioni di comportamento all’Assessore Caparini, dovrebbe pensare a farsi sentire con quelli del suo Governo a Roma, che a fronte di una pandemia gravissima, al posto di dotazioni degne di questo nome, hanno risposto inviandoci 200 mila stracci per la polvere”.

Così Roberto Anelli, capogruppo della Lega risponde alle dichiarazioni di Fumagalli (M5S) circa le mascherine inviate dalla Protezione civile nazionale e destinate agli ospedali lombardi.

“A giudicare dalle immagini circolate – prosegue Anelli – dire che queste mascherine non siano omologate appare come riduttivo.

In pratica si tratta di pezzi di panno rettangolari con dei buchi, sostanzialmente dei panni per pulire, una dotazione indegna per un Paese civile.

A questo proposito i colleghi del 5 Stelle, Fumagalli in testa, sempre attenti quando c’è da attaccare la Lombardia e la sua Sanità, facciano sentire la loro voce con i colleghi di partito a Roma.

Perché se la situazione è questa – chiosa Roberto Anelli – tanto valeva dire agli operatori sanitari di portarsi un fazzoletto da casa, spruzzarlo col disinfettante e metterselo attorno alla bocca”.