Lombardia 5 marzo situazione coronavirus

Oggi in Lombarda sono stati effettuati 57.154 tamponi di cui 39.686 molecolari e 17.468 antigenici che portano il totale complessivo a 6.878.580

Lombardia 5 marzo situazione coronavirus
situazione pandemica in provincia di Varese
Lombardia 5 marzo situazione coronavirus

Oggi in Lombarda sono stati effettuati 57.154 tamponi di cui 39.686 molecolari e 17.468 antigenici che portano il totale complessivo a 6.878.580

I tamponi positivi di oggi sono stati 5.210 (9,1%9, di cui 169 “debolmente positivi” e i guariti/dimessi odierni sono 1.415 che portano il totale complessivo a 519.186, di cui 4.319 dimessi e 514.867 guariti.

Oggi in terapia intensiva ci sono  543 pazienti (undici più di ieri) e i ricoverati non in terapia intensiva sono 4.804 (sessantanove in più di ieri).

In Lombardia oggi i morti sono 61 e portano il totale da inizio terapia a 28.638

I nuovi casi per provincia:

Milano: 1.593 di cui 655 a Milano città, Bergamo: 370, Brescia: 1.122, Como: 332, Cremona: 207, Lecco: 67, Lodi: 67, Mantova: 188, Monza e Brianza: 470, Pavia: 278, Sondrio: 54 e Varese: 336.

Per il governatore Fontana l'arancione rafforzato ha scongiurato il passaggio della Lombardia in zona rossa

L’ordinanza che ha introdotto misure da arancione rafforzato ha scongiurato il passaggio della Lombardia in zona rossa.“La Lombardia – comunica il presidente regionale Attilio Fontana – secondo la valutazione settimanale della Cabina di Regia d'Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, dedicata al monitoraggio del rischio sanitario, ha parametri da zona arancione. Considerato l’aumento della trasmissione del virus, determinato dalla variante inglese, l’organismo ministeriale ha, però, raccomandato alle regioni dove l’incidenza settimanale superi la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti, come la nostra, di adottare il massimo livello di mitigazione. Un’iniziativa da me già adottata ieri con la decisione di rafforzare la zona arancione, inserendo oltre alla chiusura delle scuole anche altre restrizioni, come le visite a parenti amici e lo spostamento verso le seconde case e le situazioni che generano rischi di assembramento”.