Legambiente Sesto Calende chiede la compensazione al taglio 150 alberi

Gli attivisti locali si sono schierati con le minoranze politiche di Sesto per chiedere una compensazione del verde.

Legambiente Sesto Calende chiede la compensazione al taglio 150 alberi

Vent’anni fa iniziava la grande trasformazione di Sesto con la riqualificazione prima della zona ex-Avir e oggi con l’intervento sulla Marna.

Dal punto di vista ambientale il saldo non è positivo: la presenza di Esselunga ha portato delle belle aiuole fiorite ma prive di piantumazione arborea, un saldo decisamente negativo rispetto al passato quando a cingere la fabbrica c’erano almeno una cinquantina di piante tra il Sempione e via Risorgimento.

Chiaro che non rivogliamo la fabbrica in centro ma le sue piante tolte per far vedere bene la scritta del supermercato un po’ ci mancano.

Oggi si presenta una situazione simile, per far posto ai nuovi edifici il patrimonio arboreo del centro di Sesto scomparirà e non sappiamo se e come verrà ricostituito.

Circa una ventina di specie per un totale di 150 piante dai più comuni salici e tigli, cedri e querce, alle specie più pregiate come i carpini o le tuie soprannominate “alberi della vita”… scompariranno.

Noi vogliamo dunque portare all’attenzione questa perdita di patrimonio arboreo urbano a discapito dell’avanzare della cementificazione.

La Lombardia secondo una recente indagine dell’istituto ISPRA, è la regione con il maggior consumo di suolo, circa 2,5 mq. al secondo, chiaramente a discapito di superfici agricole o di verde urbano come nel nostro caso. L’importanza della presenza di queste piante è molteplice: assorbono co2, drenano il terreno e lo consolidano, sono fondamentali per la fauna, ma anche più banalmente, se quando si scende dal ponte di ferro entrando in città si prova a mettere fuori il braccio dal finestrino si sentirà una notevole differenza di temperatura nelle calde giornate estive!

Togliere un albero e cementificare significa alzare la temperatura di circa 10 gradi… Con i cambiamenti climatici così repentini, molto più rapidi dei nostri cambiamenti culturali, gli alberi sono diventati addirittura pericolosi e quindi tagliati per evitare che facciano danni… giusto! Ma se non ci sono compensazioni a tutti questi tagli, la sensazione è un po’ quella che stiamo tagliando il ramo sul quale siamo seduti.

Per questo condividiamo l’istanza promossa dai gruppi politici Insieme Per Sesto e Sesto 2030 allo scopo di chiedere una compensazione per equilibrare le perdite e i consumi dei nuovi cantieri e chiediamo a questa Amministrazione una svolta ambientale.

Abbiamo pensato come gesto simbolico, di donare un albero al Comune, che sia il primo di una lunga serie di semi che cresceranno.