Le mamme che lavorano dedicano il 50% del tempo in più alla cura dei figli
Per le mamme c’è la casa e il lavoro da gestire. I figli da portare a scuola, alle attività extrascolastiche, alla festa del compagnetto. E poi ci sono le chat dei genitori da seguire, la spesa da fare, il condominio da pagare. Mentre il papà è spesso in trasferta. Sembra la descrizione di uno stereotipo ma è ancora oggi la situazione reale vissuta da molte famiglie italiane.
Non c’è quindi da sorprendersi se molte mamme si dichiarano stressate. Cosa fare dunque se si è sole nel gestire la quotidianità e i nonni non possono essere d’aiuto? La soluzione scelta da molte famiglie è la babysitter: per il doposcuola, per l’intera giornata, se i figli sono ancora piccoli e si preferisce non mandarli al nido, o anche solo per qualche serata, in modo da garantire agli adulti alcuni momenti di spensieratezza lontano dal solito tran tran.
Nel momento in cui si decide di farsi supportare da una tata, “Come scegliere la babysitter ideale?” è la domanda che si pongono in molti.
Prima risposta per mitigare l’eventuale stress: ogni genitore sa bene quale sia la babysitter che desidera per i suoi figli. Chi la preferisce ferma e severa, chi creativa, chi amante delle attività all’aria aperta. Una volta definito che tipo di persona si vorrebbe per accudire i propri bambini, allora può partire la ricerca. Oggigiorno esistono diverse piattaforme online che fungono da canale di contatto tra genitori e babysitter. E’ uno strumento comodo e rapido: basta indicare nella ricerca babysitter a Milano, Varese o Como che sia, ed ecco che compaiono decine di profili di aspiranti candidate.
Per trovare una babysitter “come la vuoi tu” è utile inserire dei filtri che affinino la selezione: orario di servizio, lingue parlate, automunita. Deve saper fare da aiutocompiti? Dopodiché una mamma potrebbe essere colpita dalla fotografia che la babysitter ha inserito nel profilo, oppure dalla sua lettera di presentazione.
Una volta scelta la rosa di potenziali babysitter, la famiglia può quindi fissare i colloqui per conoscere di persona le candidate. Per rendere efficace il colloquio conoscitivo, si consiglia di prepararsi alcune domande, magari legate a temi ritenuti particolarmente importanti: il percorso di studi, l’aver partecipato a corsi come quello di primo soccorso pediatrico, l’esperienza con i bambini.
Si dovrà anche osservare il comportamento tenuto al colloquio rispetto gli adulti così come verso i bambini, se presenti. Un quesito interessante potrebbe essere quello di farsi raccontare un tipo di gioco che la babysitter ama fare con i più piccoli. Se poi dovrà prendersi cura di un neonato, è fondamentale capire se è pratica di nanna, pannolini, pappe.
Una volta terminati i colloqui, è bene fare un periodo di prova con la babysitter prescelta. Questo permette alla babysitter di ambientarsi e alla mamma di abituarsi al fatto che i suoi piccoli vengano seguiti da un’altra persona (sempre in ottica di ridurre lo stress). Solo sul campo e dopo un po’ di tempo si potrà capire se è lei la babysitter ideale per la propria famiglia.