ISFOA OSSERVATORIO : NOMISMA PREVEDE UNA FLESSIONE DELLE COMPRAVENDITE ED UNA DIMINUZIONE DEI NUOVI MUTUI A DOPPIA CIFRA.
SI CONFERMA COSI’ LA GRANDE CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA CHE COMPORTERA’ UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE.
ED UN AUMENTO ESPONENZIALE DEI MUTUI E DELLE SPESE DI MANTENIMENTO CAUSATA DALLA MAZZATA DELLA UNIONE EUROPEA PER EFFICIENTARE LE EMISSIONI.
DIRETTIVA CASE GREEN UNIMPRESE : “PARALIZZERA’ IL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA “
Il mercato immobiliare deve fare i conti con uno scenario avverso :
Nel 2023 Nomisma prevede una flessione delle compravendite pari a -14,6% e una diminuzione dei nuovi mutui a doppia cifra (-18% annuo) .
È quanto emerge dall’analisi contenuta nel 1° Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma presentato oggi .
L’analisi del settore immobiliare in:
13 mercati intermedi (Ancona, Bergamo , Brescia , Livorno , Messina , Modena , Novara , Parma , Perugia , Salerno Taranto , Trieste e Verona) .
“Dopo l’eclatante exploit post pandemico , il mercato immobiliare italiano deve ora fare i conti con uno scenario nuovamente avverso . Il protrarsi degli inopinati eventi bellici , da una parte , la severità delle misure di politica monetaria decise dalla BCE , dall’altra , concorrono a delineare un quadro tutt’altro che favorevole per le ambizioni di salvaguardia dei livelli fin qui raggiunti”, si legge nell’Osservatorio .
In questo scenario il ricorso al credito da parte delle famiglie italiane diventa imprescindibile , anche se questo crescente fabbisogno si scontra inevitabilmente con un orientamento delle politiche di erogazione da parte delle banche più prudente e selettivo , con l’obiettivo di tenere sotto controllo la rischiosità del comparto .
Secondo Nomisma “a rendere più impervio l’accesso al credito non è solo l’accresciuta onerosità del finanziamento
– con tassi passati in media dall’1,93% di Maggio 2022 al 3,79% di Febbraio 2023 –
quanto la mutata percezione sulla solvibilità futura di molti dei potenziali mutuatari”.
Il mutato atteggiamento da parte delle banche inevitabilmente si ripercuote sulla domanda abitativa.
la cui dipendenza da mutuo rappresenta un fattore ormai conclamato già da qualche anno per una quota maggioritaria di popolazione .
Ne deriva quindi – dopo il biennio 2021-22 – un sensibile calo delle intenzioni di acquisto immobiliari e delle richieste di finanziamento .
Un calo che , secondo Nomisma , non dipende solo dagli indicatori di fiducia delle famiglie , seppure in calo rispetto ai massimi toccati a Settembre 2021.
ma derivante anche dal repentino irrigidimento dei criteri di selezioni della clientela .
Dopo un 2022 caratterizzato da una sostanziale stabilità delle erogazioni (+1%) , associata a una marcata diminuzione di surroghe e sostituzioni (-70%)
Nomisma prevede per il 2023 una diminuzione a due cifre , sia dei nuovi mutui (-18% annuo) sia delle surroghe e sostituzioni (-47%) .
Politiche creditizie più prudenti incidono negativamente sull’afflusso di domanda al mercato e determinano una flessione dell’attività transattiva
Attività stimata nell’ordine del 14,6% su base annua , con un’intensità della contrazione che dovrebbe essere più evidente nella prima parte dell’anno .
Secondo l’analisi Nomisma, invece, la situazione sul versante corporate appare più articolata .
Proprio quando la risalita del comparto sembrava procedere con passo spedito , con volumi tornati su livelli prossimi ai massimi storici
E il progressivo indebolimento delle prospettive di crescita economica ha fatto riemerge i dubbi irrisolti da parte degli investitori stranieri relativamente alle prospettive del Paese e alla sostenibilità del debito pubblico
Per Nomisma “l’accresciuto attendismo , associato alla contestuale risalita dei tassi di interesse , ha propiziato una risalita dei rendimenti di settore
dagli esigui livelli su cui si erano attestati , favorendo quel processo di repricing che il nuovo scenario rende di fatto ineludibile .
L’entità della correzione dipenderà dalla severità del rallentamento in atto e dall’orientamento che la BCE darà alle politiche monetarie dei prossimi mesi”.
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