La rivolta del popolo della “movida”

Le piazze si stanno riempiendo per protestare contro i nuovi provvedimenti del Governo per il contenimento del Coronavirus. A Milano, Napoli, Palermo,Torino, Roma. Monta la rabbia di ristoratori, commercianti e titolari di palestre e dei loro clienti penalizzati dal nuovo Dpcm. 

La rivolta del popolo della “movida”
La protesta oggi a Napoli
La rivolta del popolo della “movida”

Le piazze si stanno riempiendo per protestare contro i nuovi provvedimenti del Governo per il contenimento del Coronavirus. A Milano, Napoli, Palermo,Torino, Roma. Monta la rabbia di ristoratori, commercianti e titolari di palestre e dei loro clienti penalizzati dal nuovo Dpcm. 

L’ultimo DPCM che entra in vigore da oggi e prevede, tra altre cose, anche la chiusura di bar, ristoranti, pub dopo le 18.00 e la chiusura totale delle palestre e di molte attività sportive ha scatenato la protesta nelle piazze con rischio di disordini.

Già nei giorni scorsi c’era stato una prima forma di protesta in città come Napoli, Roma e Torino, ma adesso la protesta si è estesa e lo stesso viminale è in allerta ed è necessario tentare di disinnescare possibili situazioni di rischio agendo con fermezza contro i violenti.

A Torino protestano i tassisti che, con più di 180 mezzi, hanno occupato piazza Castello, davanti al palazzo che ospita la Regione Piemonte protestando contro le nuove misure di chiusura di bar e ristornati e il coprifuoco voluto dalla Regione a partire da questa sera. 

A Milano ristoratori, gestori di bar e pub della città e della provincia si sono dati appuntamento a pochi passi dalla Prefettura di Milano per manifestare contro i nuovi provvedimenti, paventando il rischio della nascita di un mercato parallelo di abusivismo con l’offerta di alimenti e alcolici da consumare abusivamente in strada, mentre molte attività messe in ginocchio dalle chiusure potrebbero finire facilmente in mano alla criminalità.

A Napoli in piazza Plebiscito si stanno radunando centinaia di persone tra ristoratori, titolari di bar, operatori turistici, studenti, esponenti dei centri sociali e comuni cittadini che stanno perdendo il lavoro, contro i provvedimenti del governo e della regione Campania.

A Palermo scendono in piazza davanti alla Prefettura commercianti, ristoratori e dipendenti dei locali interessati dai provvedimenti.