Nel piano strategico 2021-2023 del Ministero della Cultura è stato inserito il progetto di recupero del Castello di Belforte di Varese. Progetto da realizzare con un contributo di 5 milioni di euro.
È un traguardo importante che premia gli sforzi dell’Amministrazione comunale e di molte istituzioni cittadine che auspicavano un intervento risolutore.
Commento di Marco Tamborini – Delegato Arte e Cultura del FAI Varese
“Da anni le associazioni culturali varesine, compresa la Delegazione di Varese del FAI, si erano battute affinché il Comune, proprietario del bene, affrontasse definitivamente il problema del complesso. Il Castello di Belforte, inesorabilmente abbandonato da decenni, cadeva in rovina.
Assieme avevano promosso già nel 2015 un convegno di studi per approfondire la storia, l’analisi architettonica e le proposte di salvaguardia del complesso, ma soprattutto per evidenziare come il Comune di Varese fosse proprietario di un bene culturale non salvaguardato, cadente, che invece possedeva potenzialità da non sottovalutare anche per un rilancio turistico della città.
Certo, la mancanza di fondi economici adeguati frenava ogni entusiasmo. La caparbietà del Comune nella partecipazione a bandi, purtroppo non andati a buon fine (ricordiamo quello della Cariplo e poi di un bando europeo), è stata oggi premiata con questa assegnazione di fondi da parte del Ministero della Cultura, includendo il recupero del castello tra i 38 progetti scelti in tutta Italia.
Il Castello di Belforte di Varese tra i “Luoghi del Cuore”
Ricordiamo con soddisfazione l’appoggio dei nostri soci nel votarlo come “Luoghi del Cuore” nel 2020, ma anche le riuscitissime visite guidate promosse per i soci della Delegazione FAI di Varese durante i mesi di luglio e settembre del 2020, suscitando interesse e volontà nel recupero di questa monumentale testimonianza storico-artistica della città.
L’assegnazione dei 5 milioni di euro da parte del MIC prevede la “Messa in sicurezza dell’intero complesso, recuperandone gli spazi per uso culturale con specifica destinazione del pianterreno del corpo centrale al Museo del Risorgimento dalla sede museale comunale di Villa Mirabello”. Queste le motivazioni ministeriale dell’assegnazione.
Il progetto di recupero proposto include le preliminari fasi di indagini archeologiche che aiuteranno a riportare in luce l’antico perimetro del complesso. Serviranno per localizzare l’esatta ubicazione dell’antica chiesa castrense di S. Materno. Così come le analisi stratigrafiche sulle murature permetteranno di recuperare quegli affreschi quattro/cinquecenteschi, ora solo in parte leggibili, che ancora occhieggiano sulle pareti dell’edificio.
Inoltre un sostanziale recupero delle tre fasi costruttive del castello di Belforte (medievale, quattrocentesca, seicentesca) le renderà più facilmente individuabili. La destinazione di alcuni spazi a sede museale arricchirà ulteriormente la fruibilità del complesso. Questo sia in funzione turistica sia come polo di attrazione culturale del quartiere in cui si trova, attualmente privo di luoghi di riferimento”.
Marco Tamborini – Delegato Arte e Cultura del FAI