Il Codacons si schiera contro qualsiasi modifica al Codice della strada volta ad innalzare i limiti di velocità in autostrada. Ma sostiene il ritiro a vita della patente per i recidivi o per chi guida sotto effetto di droghe o alcol, e chiede di estendere la misura ai soggetti che pubblicano sui social video mentre guidano, come i ragazzi di Casal Palocco.
Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando le dichiarazioni odierne del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
“L’innalzamento dei limiti in autostrada è una idea già lanciata nel 2001 dall’allora Ministro dei trasporti Lunardi e poi ritirata fuori nel 2009 da Matteoli – spiega il Codacons– Una idea subito abbandonata perché avrebbe avuto ripercussioni pensatissime sulla sicurezza stradale, incrementando il numero di morti sulle strade. E a confermarlo sono gli ultimi rapporti ufficiali dell’Istat sull’incidentalità in Italia: oltre il 12% di sinistri, morti e feriti sulle nostre autostrade è causato proprio dall’eccesso di velocità”.
“Siamo invece totalmente favorevoli a inasprire le sanzioni per l’uso del telefonino alla guida, e ad introdurre il ritiro a vita della patente per i recidivi, per chi guida sotto effetto di droghe e alcol – prosegue Codacons – Chiediamo la stessa misura per chi commette illeciti alla guida legati alla pubblicazione di video e contenuti sui social network, come nel caso dei ragazzi di Casal Palocco che pochi giorni fa hanno causato la morte di un bambino di 5 anni”.
On The Road in vista del Nuovo Codice della Strada
“Vivere la realtà accanto a Polizia Locale, Forze dell’Ordine e Soccorritori può salvare vite umane”. Lo testimonia l’esperienza dell’Associazione Ragazzi On the Road che ha promosso, insieme ai Comuni bergamaschi e bresciani, una settimana di attività di prevenzione sulle strade: coinvolti oltre 40 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 20 anni nei panni della Polizia Locale, delle Forze dell’Ordine e dei Soccorritori. “Un segnale concreto e tangibile di sensibilizzazione delle coscienze dei giovanissimi dopo anche i tragici fatti di Roma” dichiara Alessandro Invernici, giornalista e ideatore del progetto, unico in Italia, che a distanza di oltre 15 anni di attività “rivoluziona” il modo di educare alla strada e alla legalità.
I NUMERI
Infatti, molti dei comportamenti pericolosi tra i giovani under 35, sono legati all’uso di smartphone – il 76% telefona mentre guida – al consumo di alcool o droghe – il 21% ammette di aver guidato in stato di ebbrezza e il 26% dopo aver consumato droghe che possono alterare la vigilanza – e alla sonnolenza al volante – il 30% degli automobilisti europei ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante e più di un automobilista su 6, il 16%, ha già avuto o sfiorato un incidente a causa della sonnolenza.
Gli incidenti stradali, purtroppo, rappresentano la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni (rapporto Dekra 2022). In Italia, stando all’ultima stima preliminare dell’Istat (gennaio-giugno 2022) i dati indicano che si sono verificati 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone (+24,7% rispetto al 2021), le vittime sono state 1.450 (+15,3%) e i feriti 108.996 (+25,7%).
Soluzioni e proposte al Codice della Strada
Le possibili soluzioni per contrastare queste problematiche passano soprattutto attraverso la prevenzione, l’educazione ed il coinvolgimento dei più giovani. In questo fa scuola l’iniziativa “On the Road”, in forte espansione in tutto il territorio italiano.
Collaborano al progetto “On the Road”: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Sot di Orio al Serio, AREU, ASST Bergamo Est, ASST Papa Giovanni XXIII, Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Croce Rossa Italiana – Comitato di Bergamo, Guardia di Finanza Compagnia Orio al Serio, P.A. Croce Bianca Città di Bergamo, Padana Emergenze S.O.S., Nucleo Sommozzatori Volontari di Treviglio, Procura di Bergamo, Questura di Bergamo e SACBO.
Le attività estive del progetto proseguiranno nel corso delle prossime settimane con i partecipanti impegnati con la Questura di Bergamo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso l’Aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, la Guardia di Finanza nelle attività sempre presso l’aeroporto internazionale bergamasco, e SACBO, la società di gestione della stessa aerostazione. Il progetto proseguirà poi a Livigno e nella provincia di Sondrio.