Accordo tra Carabinieri e Polizia Cantonale e Agenzia Federale delle Dogane Svizzera per i pattugliamenti misti italo-svizzeri oltreconfine.
Accordo tra Carabinieri e Polizia Cantonale
Arma dei carabinieri, polizia Cantonale Svizzera e Agenzia Federale delle Dogane Svizzera si addestrano insieme grazie ad un accordo firmato a Roma il 147107 2013.
L “Accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica Italiana e il Consiglio Federale Svizzero” prevede la collaborazione tra le Forze di Polizia italiane e quelle elvetiche.
Lo scopo è di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, favorendo la lotta integrata ai fenomeni criminali, con particolare attenzione alle aree a ridosso del confine.
Una delle possibilità previste dall’accordo e dai tre protocolli esecutivi riguarda il pattugliamento misto da parte delle polizie italiane e di quelle svizzere.
Servizi di perlustrazione
L’accordo prevede la possibilità di pianificare dei servizi di perlustrazione formati da due autovetture e due equipaggi, rispettivamente una per Stato.
I mezzi possono muoversi liberamente con i veicoli e le dotazioni di servizio da una parte all’altra del confine.
Vigerà la normativa in base al territorio nel quale ci si trova ad operare e opererà prevalentemente la Forza di Polizia di quello Stato.
Mentre i “colleghi” dell’altro Stato opereranno quali osservatori di supporto.
Questa tipologia di controllo del territorio consentirà di avere un dispositivo preventivo più corposo, formato da almeno quattro agenti e due autovetture di servizio.
La nuova modalità è efficace perché potrà approfondire i controlli in Italia anche dei cittadini svizzeri ed in Svizzera anche dei cittadini italiani.
Inoltre, potendosi muovere da una parte all’altra del confine, potrà reagire prontamente ad eventuali attivazioni.
La formazione del personale
Per poter svolgere tali servizi, l’accordo bilaterale prevede che il personale venga specificamente formato.
A tale scopo il Comando Provinciale Carabinieri di Varese ed il CCPD svizzero di Chiasso hanno organizzato una vasta attività formativa.
È la prima volta che c’è stata la partecipazione congiunta dei Carabinieri di tutte le province di confine della Lombardia e della polizia Cantonale.
Per l’Italia hanno partecipato i carabinieri di Sondrio, Como e Varese e Bolzano.
Per la Svizzera hanno partecipato agenti della Polizia Cantonale dei Grigioni, della Polizia Cantonale del Ticino e dell’Agenzia Federale delle Dogane.
I pattugliamenti misti e la relativa fase formativa non sono una novità infatti le prime attività formative congiunte risalgono al 2019.
Ma è stata la prima volta che hanno partecipato per l’Italia tanti Comandi Provinciali dell’Arma di tante province.
La rappresentativa italiana contava 10 carabinieri di Sondrio, 10 di Como, 10 di Varese e due di Bolzano per un totale di 32.
La rappresentativa svizzera contava 10 agenti della Polizia Cantonale dei Grigioni, 10 del Ticino e cinque agenti dell’Agenzia Federale delle Dogane.
Gli istruttori del CCPD
Senza contare il coinvolgimento di istruttori del CCPD svizzero e di tutti i Comandi di riferimento, sia italiani che svizzeri.
Questi ultimi hanno illustrato le basi legali su cui poggia il pattugliamento misto., le procedure operative italiane, quelle svizzere.
Sono seguite prove pratiche svoltesi in una vasta area nei pressi del campo sportivo di Chiavenna.
È stata la prima volta che veniva formato, in sola sessione, un numero così elevato di agenti.
Nei prossimi giorni, una rappresentanza italiana ed una svizzera valuteranno la già predisposta “lettera d’intenti” con cui sono stati meglio dettagliati i servizi da svolgere.
I servizi potrebbero iniziare a breve nell’ottica di garantire sicurezza e prevenzione dei reati in questo particolare periodo di grandi spostamenti.
I cittadini delle quattro province italiane vedranno i carabinieri affiancati da agenti svizzeri nelle attività di pattuglia e controllo e lo stesso avverrà in svizzera.