Salis al di sopra della legge? Tovaglieri accusa il PPE dopo il voto a Strasburgo
L’immunità di Salis scatena la Lega: “Al di sopra della legge”
Strasburgo, 7 ottobre – Il Parlamento europeo ha confermato l’immunità parlamentare di Ilaria Salis con un solo voto di scarto: 306 favorevoli, 305 contrari. Una decisione che ha provocato forti
reazioni, soprattutto da parte della Lega. L’eurodeputata Isabella Tovaglieri ha denunciato “la complicità di metà degli eurodeputati del PPE”, accusandoli di aver disatteso la linea ufficiale del gruppo.
Un voto che divide l’Eurocamera
Il voto si è svolto a scrutinio segreto. Secondo Tovaglieri, questo ha permesso a diversi membri del PPE di votare contro la revoca dell’immunità, salvando Salis dal processo richiesto dalle autorità ungheresi. “Una pagina nera della politica europea”, ha dichiarato la deputata leghista, sottolineando come l’Eurocamera rischi di perdere credibilità agli occhi dei cittadini.
Salis festeggia, la Lega insorge
Dopo il voto, Salis ha alzato il pugno chiuso in segno di vittoria. Un gesto che ha ulteriormente irritato il fronte del centrodestra. “Il suo vergognoso salvataggio non ferma le nostre battaglie”, ha aggiunto Tovaglieri, accusando Salis di promuovere “occupazioni abusive, violenza dei centri sociali e l’abolizione di carceri e confini”.
Il caso Salis: da Budapest a Strasburgo
La vicenda di Ilaria Salis ha avuto inizio nel febbraio 2023, quando fu arrestata a Budapest durante una manifestazione antifascista. Le autorità ungheresi l’accusano di aver aggredito tre manifestanti neonazisti, chiedendo una pena fino a 24 anni. Le immagini della deputata incatenata in aula hanno fatto il giro del mondo, sollevando proteste e mobilitazioni.
La candidatura e l’elezione al Parlamento europeo
Nel giugno 2024, Salis è stata eletta eurodeputata con Alleanza Verdi e Sinistra, ottenendo oltre 176.000 preferenze. La sua elezione ha sollevato interrogativi sulla possibilità di usare la candidatura come scudo giudiziario. Tuttavia, Salis ha sempre dichiarato di voler essere processata in Italia, dove intende dimostrare la propria innocenza.
Divisioni nel PPE e tensioni nel centrodestra
La votazione ha evidenziato una spaccatura interna al Partito Popolare Europeo. Nonostante la linea ufficiale fosse favorevole alla revoca dell’immunità, molti eurodeputati hanno votato in senso contrario. Matteo Salvini ha parlato di “traditori” e di “trucchi” usati dalla sinistra per salvare Salis.
Reazioni politiche: tra accuse e difese
Il vicepremier Antonio Tajani ha cercato di smorzare le polemiche, difendendo la coerenza del centrodestra. “Non c’è nessuno che tradisce”, ha dichiarato, invitando a non cercare voti all’interno della coalizione ma tra gli elettori. Al contrario, Nicola Procaccini (ECR) ha parlato di “un voto che legittima la violenza politica”.
Salis: “Una vittoria per la democrazia”
Salis ha commentato il voto come “una vittoria della libertà, della democrazia e dell’antifascismo”. Ha ribadito la sua volontà di affrontare il processo in Italia e ha ringraziato i colleghi che l’hanno sostenuta. “La resistenza funziona”, ha scritto sui social, accompagnando il messaggio con una foto del pugno alzato.
La Lega rilancia la battaglia politica
Tovaglieri ha promesso che la Lega continuerà a combattere contro “l’agenda pericolosa” di Salis. Il partito accusa l’eurodeputata di voler smantellare le istituzioni e di sostenere pratiche illegali. “Non ci fermeremo”, ha concluso la deputata, annunciando nuove iniziative parlamentari.
Conclusione: una frattura che pesa sull’Europa
Il caso Salis ha messo in luce le tensioni interne al Parlamento europeo e le fragilità delle alleanze politiche. Il voto sull’immunità ha diviso il PPE, scatenato il centrodestra italiano e acceso il dibattito sui limiti della rappresentanza parlamentare. Resta da vedere se Salis sarà processata in Italia e come evolverà la sua posizione politica.
Fonti:
Valtellina News
Opinione.it
RTL
ANSA
Rai News
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