Istat. Comuni in rivolta contro l’ISTAT: “Multe ingiuste, attivate lo scambio dati!”
ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali, denuncia l’assurdità delle multe comminate ai Sindaci che non inviano dati statistici all’ISTAT.
L’accusa:
- L’ISTAT non ha attuato l’obbligo di scambio dati automatizzato con i Comuni, previsto dal TUEL (Testo Unico Enti Locali) da oltre 20 anni.
- Questo causa un inutile lavoro burocratico per i Comuni, che devono inviare manualmente dati già in possesso dell’ISTAT.
La lettera di protesta:
- ASMEL ha inviato una lettera al Presidente di ISTAT Francesco Maria Chelli, firmata da oltre 300 Sindaci.
- La lettera contesta le sanzioni e chiede l’attivazione immediata dello scambio dati automatizzato.
Le conseguenze:
- Il 2 marzo potrebbero arrivare ulteriori sanzioni per le mancate rilevazioni statistiche nell’edilizia.
- I Comuni sono oberati da adempimenti burocratici superflui.
La richiesta:
- ASMEL chiede la sburocratizzazione e la semplificazione legislativa, a partire dall’attivazione dello scambio dati automatico con l’ISTAT.
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Dichiarazioni:
- Giovanni Caggiano, Presidente ASMEL: “È ridicolo. L’ISTAT non fa nulla per facilitare l’interazione con i Comuni. Se avessero rispettato la legge, non ci sarebbero sanzioni.”
- Sindaci firmatari della lettera: “Le multe sono ingiuste. Ci serve lo scambio dati automatico per evitare inutili adempimenti burocratici.”
Conclusione:
La protesta dei Comuni contro l’ISTAT è un esempio della necessità di una maggiore sburocratizzazione e semplificazione nella Pubblica Amministrazione.
L’attivazione dello scambio dati automatico è un passo fondamentale in questa direzione.