Un gravissimo episodio di violenza si è verificato nei giorni scorsi in Valchiavenna, a Era, una testa di lupo appesa a un cartello stradale. Qualcosa che ricorda in modo inquietante i metodi mafiosi.
Qualcuno non solo si è arrogato il diritto di uccidere un lupo, animale protetto, ma si è anche divertito a fare scempio del suo cadavere. Decapitando l’animale e appendendo la testa di lupo mozzata a un cartello stradale.
La scena macabra era completata da un lenzuolo affisso che riportava le seguenti parole: “I professori parlano, gli ignoranti sparano”, un modo per vantarsi di un’azione barbara e crudele che il suo autore evidentemente considera atto di grande coraggio e virilità.
Intervento della LNDC Animal Protection
“Su una cosa bisogna dire che sono d’accordo con chi ha fatto questo gesto ignobile. Persone così, oltre a essere sadiche e violente, sono profondamente ignoranti”. Commenta amareggiata Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection.
“Soltanto persone ignoranti possono non capire l’importanza del lupo nell’ecosistema e nell’equilibrio naturale dei boschi. Soltanto persone ignoranti possono non sapere che ci sono diversi metodi di comprovata efficacia per prevenire eventuali predazioni al bestiame. Ma per queste persone il bestiame è oggetto di profitto, quindi devono massimizzare i guadagni riducendo i costi al minimo. Non vogliono investire in misure di prevenzione, perché uccidere è molto più a buon mercato e richiede poco impegno da parte loro. Va ricordato, comunque, che le predazioni al bestiame vengono risarcite dallo Stato, sempre a patto che siano state prese tutte le necessarie misure di prevenzione.”
“Un gesto del genere comunque non può essere tollerato, quindi sporgeremo denuncia nella speranza che si riesca a individuare il responsabile di questo scempio, crudele e irrispettoso della vita di un animale prezioso come il lupo”. Conclude Rosati.
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