il vaccino di Johnson & Johnson contro il coronavirus

il vaccino di Johnson & Johnson contro il coronavirus

Inizieranno i test su pazienti umani per il vaccino contro il coronavirus da parte di  Johnson & Johnson, ma il vaccino sarà disponbile nel 2021.

La Biomedical Advanced Research and Development Authority,  ufficio del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti responsabile dell'approvvigionamento e dello sviluppo di contromisure principalmente contro il bioterrorismo , ma anche di minacce chimiche, nucleari e radiologiche , nonché di influenza pandemica e malattie emergenti, ha investito  1 miliardo di dollari, danari pubblici con una partnership eccellente, la Johnson & Johnson.

Bright è attualmente il direttore di BARDA, consulente dell'Organizzazione mondiale della sanità, e' lui che  stabilisce i requisiti per le contromisure mediche al fine di ridurre le minacce delle emergenze di salute pubblica come l'influenza pandemica.

Per Johnson & Johnson, parla il presidente e amministratore delegato della società, Alex Gorsky onde evitare le solite polemiche precisa a  Square Box” di CNBC annuncia “il vaccino non verrà prodotto a scopo di lucro” mentre il suo vice,  Paul Stoffels, afferma: “Apprezziamo molto la fiducia e il sostegno del governo degli Stati Uniti per i nostri sforzi di ricerca e sviluppo”.

1 miliardo di dollari non sono un riconoscimento da poco ma visiti numeri crescenti del contagio, vale la pena di investire.

Johnson & Johnson aveva già annunciato a fine gennaio la sperimentazione, si tratterebbe delle tecnologie di Janssen Advac® e PER.C6®, che offrono la capacità di ottenere rapidamente una produzione di alto livello del vaccino candidato. Si tratta delle stesse tecnologie utilizzate nello sviluppo e nella produzione del vaccino sperimentale di Janssen contro l’Ebola, attualmente implementato nella Repubblica Democratica del Congo e in Ruanda. Sono state utilizzate anche per creare i candidati vaccini dell’Azienda contro i virus Zika, RSV e HIV. (newspharmaitaly), donando " 300 confezioni di un suo farmaco contro l’HIV a base di darunavir/cobicistat al Centro clinico per la sanità pubblica di Shanghai e all’Ospedale Zhongnan dell’Università di Wuhan".

Si tratta della piattaforma di vaccino utilizzata più di recente per l’Ebola.

Pfizer si e' già mossa, con il  Dr. Mikael Dolsten a capo dell'organizzazione mondiale di ricerca, sviluppo e medicina (WRDM),  inventore nominato in numerosi brevetti e ha pubblicato circa 150 articoli su riviste internazionali, con contributi in biologia cellulare molecolare, immunologia e oncologia (fonte pfzier).

Lo sforzo ecomico e' notevole e per questo Pfzier si unisce a “Closing Bell” per cominciare i test a fine aprile, ( https://www.cnbc.com/video/2020/03/17/pfizer-announces-covid-19-vaccine-partnership.html).

I test si svolgeranno Johnson & Johnson  su un gruppo di  45 maschi e femmine non gravide dai 18 ai 55 anni, secondo il sito web dell’NIH.

Da noi si s' sempre parlato di emergenza particolarmente pericola per i più anziani.

I tempi non sono brevi, ma ci stanno lavorando diversi gruppi a livello mondiale, dobbiamo solo attenuare il diagio cercando di contenerlo nell'atteso di un vaccino.