Gavirate. Rituffiamoci nel lago

Sabato ha preso vita l'evento di Ambientiamo per il progetto di risanamento del lago di Varese alla presenza della sindaca Alberio e del sindaco di Varese Galimberti.

Gavirate. Rituffiamoci nel lago

Sabato 19 giugno nel caratteristico paesaggio di Capolago di Gavirate in una mattinata soleggiata e caldissima, si è svolta la 4° edizione di Ambientiamo evento promosso dal Movimento 5 Stelle e aperto a tutti i soggetti politici e associativi della zona.

L'evento è stato aperto dal saluto del sindaco di Varese Davide Galimberti e dalla sindaca di Gavirate Silvana Alberio che ha precisato che noi gaviratesi sentiamo il lago nostro ricordando che fino alla fine degli anni quaranta e primissimi anni cinquanta del secolo scorso ci si tuffava nelle sue limpide acque.

Entro il 2024 il sogno di riportare i gaviratesi a rivivere quei momenti può realtà attraverso un’opera di risanamento. Essa permetterà, come ha rimarcato Galimberti, maggiori opportunità turistiche e culturali in grado inoltre di valorizzare il sito Unesco dell'isolino Virginia.

Ovviamente il turismo di prossimità e non solo, che per la zona del varesotto non può essere dimenticato, uscirà potenziato in modo importante da questo progetto. Il turismo può rappresentare quel volano che, in una zona che ormai ha visto il crollo del tessuto industriale e commerciale, appesantito negli ultimi 2 anni dall’epidemia Covid, potrebbe ridare ossigeno all’economia favorendo la ristorazione e altri esercizi pubblici e privati.

Si sono poi susseguiti vari relatori a sostegno dello slogan "il lago di Varese tornerà a respirare"; tra questi Emanuele Monti, consigliere regionale e membro della commissione sanità della Regione Lombardia ha ricordato lo stanziamento regionale di 10 milioni di Euro per questo progetto, grazie al quale sarà forse possibile anticipare il suo completamento di un anno. A seguire è intervenuto l'On. Stefano Buffani del M5S che ha ricordato che grazie anche al superbonus per le ristrutturazioni green all'avanguardia, il progetto può avere un maggior respiro sia in termini economici che occupazionali.

L’evento è stato concluso dall’intervento Roberto Cenci, consigliere regionale grillino e organizzatore dell'evento, il quale ha ricordato la battaglia da lui intrapresa negli ultimi 10 anni che ha consentito il raggiungimento degli obbiettivi per restituire al lago la condizione naturale di balneabilità come la vivevano la generazione dei nonni varesotti. Cenci si è inoltre dilungato in un interessante percorso storico durante il quale ha ricordato che l'avvento dell’industria, in particolare quella della lavatrice, battezzata come "macchina infernale", ha causato l'inquinamento delle acque lacustri  provocando l'entrofizzazione del lago a causa dei continui scarichi abusivi.

Con la chiusura degli scarichi, la realizzazione dell’impianto per il prelievo del fosforo, una delle maggiori cause dell’inquinamento, e il costante monitoraggio attraverso adeguata strumentazione, il lago di Varese finalmente riprenderà vita ed insieme ad esso anche il turismo e il commercio locale.

Ci auguriamo che il progetto possa essere portato a termine nei tempi stabiliti così da regalare a tutti noi un tuffo nel lago nel prossimo 2024.

Gabriella D’Amato