A fine maggio ci sarà un grande evento presso Villa Mylius per il progetto di Biblioteca Vivente, nella versione rivisitata dalla Cooperativa ABCittà di Milano.
Villa Mylius una biblioteca vivente
L’evento sarà aperto alla cittadinanza e “libri umani e lettori” si incontreranno in una biblioteca all’aperto.
Varese inclusive si propone di affrontare gli stereotipi e sfidare i pregiudizi più comuni in modo positivo e costruttivo attraverso l’innovativo metodo di Biblioteca Vivente.
La Fondazione Comunitaria del Varesotto finanzia il progetto.
In prima linea ci sono il Centro Gulliver di Varese in partnership con la Fondazione Molina e la Cooperativa ABCittà di Milano, depositaria del metodo.
I Servizi Sociali del Comune di Varese hanno concesso il Patrocinio.
In particolar modo il progetto vuole dar voce alle persone, alle loro storie uniche e straordinarie, rendendole protagoniste.
In un interessante scambio basato sulla narrazione orale, ci si concentrerà sul pregiudizio.
Sulla ”inutilità sociale” e la ”inefficienza” con cui vengono marchiate alcune condizioni di malattia, di disoccupazione, di fragilità.
Su una società che fa della forza, della competitività, dell’efficienza e della produttività i suoi valori principali.
“Abbiamo coinvolto giovani e anziani – racconta Nausica Bresciani, referente di Varese Inclusive per il Centro Gulliver – Collaboriamo con i Licei Manzoni di Varese a cui abbiamo presentato l’iniziativa. Diversi ragazzi hanno deciso di coinvolgersi nel progetto. La sfida che ci siamo posti è quella di mettere al centro le discriminazioni basate sull’età. Più spesso verso l’anziano, ma sempre più frequentemente anche verso le persone giovani. Queste ultime in quanto improduttive, poco efficaci in una società che corre al galoppo e spesso ha uno sguardo distratto rispetto alle storie delle persone. Sebbene queste siano portatrici di esperienze di vita uniche, degne di essere ascoltate”.
Il metodo
Il progetto è ispirato alla metodologia della Biblioteca Vivente (nata in Danimarca negli anni Ottanta) ed, in particolare, al metodo ALL – ABCittà Living Library.
Metodo ideato e implementato dalla cooperativa ABCittà di Milano. Il processo culmina con l’evento in cui avviene il dialogo tra libri umani e lettori. Nella realtà le categorie non esistono, esistono solo le persone con le loro storie personali, le loro scelte e i motivi che le hanno determinate. È solo nell’incontro personale infatti che cadono gran parte delle “barriere”, spesso innalzate da luoghi comuni e stereotipi.
“I nostri libri umani, giovani del territorio e anziani residenti alla Fondazione Molina – continuano dal Gulliver – si stanno preparando, con una formazione dedicata, a raccontare la propria esperienza”.
“La proposta – dice Giovanna Filazzola, operatrice del Molina – è stata accolta da tutti con grande entusiasmo. Questo metodo per noi è nuovo, lo troviamo molto stimolante. Ci piace l’idea del raccontarsi per abbattere un pregiudizio o solo un’idea precostituita. Da parte dei nostri ospiti c’è tanto desiderio, accompagnato anche da un po’ di preoccupazione all’idea di mettersi in gioco. Prevale però la voglia di farsi conoscere affinché i lettori, cioè le persone che vivono gli spazi della città, capiscano che essere anziani non è una condizione di vita finita, c’è ancora molto da dare e da ricevere. Stiamo formando sette persone a diventare libri umani: sono ospiti e un volontario della struttura. A loro è stato chiesto di tenere il massimo riserbo sui contenuti della storia, per noi operatori c’è grande curiosità e grande attesa”.
L’evento a Villa Mylius
Appuntamento per tutti a Villa Mylius domenica 29 maggio dalle ore 15 alle ore 18. “Vieni a leggere un libro umano alla biblioteca vivente”, recita la locandina. Sì, perché sarà possibile fare esperienza di questo progetto, scegliendo uno dei “libri sugli scaffali” (lasciandosi ispirare dal titolo e dalla “quarta di copertina”) per poi prendersi una mezz’ora di tranquillità per ascoltare una storia. “Aspettiamo lettori attenti e pronti ad un’esperienza nuova, squisitamente umana, che non vi lascerà indifferenti” – concludono dal Gulliver.
L’evento è gratuito e aperto al pubblico.