Sabato 15 aprile alle 21.30 si ride con il Teatro della Corte con una esilarante commedia degli equivoci di Giuseppe della Misericordia: Ti presento Papà.
La rassegna Teatro e Musica, presso la sala teatrale di via Ticino 10 a Castellanza, giunge al suo terzo ed ultimo appuntamento.
L’autore, laureato in filosofia e per alcuni anni ricercatore universitario e docente di corsi di scrittura, è un drammaturgo e scrittore varesino. Autore di artisti e comici, i cui testi sono rappresentati in Italia e all’estero e che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Trama di “Ti presento Papà”
La commedia è una divertente rappresentazione delle contraddizioni della famiglia e della coppia nella società contemporanea.
Questa la trama: Mauro, rispettabile padre di famiglia e Alessandro, giovane fidanzato di Chiara, si intravedono per caso prima della cena in cui Alessandro verrà presentato ufficialmente ai genitori di Chiara.
Il problema è che l’uomo è il padre di Chiara, che il luogo dell’incontro dei due è la casa di Susanna e che Susanna è una escort. La serata, dopo che i due si saranno riconosciuti, sarà a dir poco movimentata. Tra imbarazzi, momenti di panico, bugie, promesse e scommesse. Per concludersi con un lieto fine all’insegna dei buoni sentimenti.
In scena il Laboratorio Teatrale Permanente dell’Associazione Teatro della Corte APS. Sul palco Marta Anzini, Enrica Bonvicini, Raffaele Casanova, Fabio Galbersanini e Paola Magister, con la regia di Michela Cromi.
Info per ingresso a “Ti presento Papà”
L’ingresso gratuito è riservato ai soci dell’Associazione Teatro della Corte APS, ma associarsi è facile. Basta farne richiesta preventivamente (334.91.31.397 o michela.cromi@gmail.com), compilare il modulo e versare gli 8 euro della tessera annuale, valida fino al 31 agosto 2023.
Durante la serata verranno raccolti fondi per l’Associazione Refugees Welcome, gruppo territoriale di Varese. Esso promuove l’inclusione sociale di rifugiati e migranti attraverso una serie di attività che prevedono il coinvolgimento diretto dei cittadini. Tra cui l’accoglienza in famiglia, mentoring, coabitazioni solidali.
“Desideriamo creare una comunità di persone che si pongono al fianco di coloro che hanno dovuto lasciare il proprio paese di origine e vivono ora in Italia. Al fine di sostenerli nel percorso, spesso molto complesso, di integrazione e autonomia. Siamo convinti che solo creando reali spazi di incontro e condivisione tra comunità locali e rifugiati, rifugiate e migranti, sia possibile abbattere le barriere fisiche e culturali che a volte ci separano e promuovere una società più inclusiva e solidale”. Spiegano gli organizzatori.