San Martino: la leggenda del mantello e il cuore della generosità
San Martino è amato in tutta Europa per il suo gesto di carità: donò metà del suo mantello a un povero infreddolito. La sua storia, ricca di simboli e tradizioni, è celebrata ogni 11 novembre con feste, lanterne e piatti tipici. Ecco perché il mantello di San Martino è diventato un emblema di altruismo.
Chi era San Martino
San Martino di Tours nacque nel 316 d.C. in Pannonia, oggi Ungheria. Figlio di un ufficiale romano, fu costretto a entrare nell’esercito. Durante il servizio militare, avvenne l’episodio che lo rese celebre: incontrò un mendicante infreddolito e tagliò il suo mantello per condividerlo con lui.
Il gesto che lo rese santo
Quella notte, Martino sognò Gesù che indossava la metà del mantello donato. Questo evento lo spinse a convertirsi al cristianesimo. Lasciò l’esercito, divenne monaco e poi vescovo di Tours. La sua vita fu dedicata ai poveri, agli ammalati e alla diffusione della fede.
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Perché San Martino è così amato
– È simbolo di generosità e umanità.
– Ha vissuto con umiltà e spirito di servizio.
– È protagonista di leggende che uniscono fede e cultura popolare.
– Ha ispirato tradizioni in tutta Europa, dalla Francia alla Germania.
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La festa dell’11 novembre
Ogni anno, l’11 novembre si celebra la festa di San Martino. In Italia è legata al vino novello, alle castagne e alle zeppole. In Germania, si accendono lanterne e si organizzano cortei notturni. In Veneto, si dice: “Chi no magna oca a San Martin, no’l fa el beco de un quatrin”.
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La leggenda dell’oca
Secondo una leggenda, Martino si nascose in una stalla per evitare di diventare vescovo. Le oche, schiamazzando, lo tradirono. Da qui nasce l’usanza di mangiare l’oca arrosto a San Martino, simbolo di fortuna e fine dell’anno agricolo.
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L’estate
Un’altra tradizione è quella dell’estate di San Martino: un breve periodo di bel tempo che cade intorno all’11 novembre. È vista come un dono del Santo, un ultimo respiro caldo prima dell’inverno.
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Il santo nella cultura popolare
– È patrono dei soldati, dei mendicanti e dei produttori di vino.
– Il suo nome è legato a chiese, piazze e monumenti in tutta Europa.
– La sua figura è presente in poesie, proverbi e racconti.
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Conclusione
San Martino è amato perché incarna la compassione, la condivisione e la luce nel buio. Il suo mantello è più di un pezzo di stoffa: è un simbolo eterno di umanità.
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