Diversi gli appuntamenti promossi da Regione Lombardia in occasione del ‘Giorno del Ricordo’ dedicato alle vittime delle Foibe e all’esodo giuliano dalmata.
La legge 92 del 2004, istitutiva della ricorrenza, favorisce la realizzazione di studi e l’organizzazione di convegni, incontri e dibattiti per conservare la memoria di quelle drammatiche vicende.
Eventi del mattino
L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, parteciperà domani, venerdì 10 febbraio, su delega del presidente, alla cerimonia del ‘Giorno del Ricordo’. In questa occasione sarà deposta una corona al monumento dedicato ai martiri delle Foibe a Milano. L’assessore successivamente incontrerà le associazioni degli esuli Istriani Fiumani e Dalmati.
– ore 9.30 Monumento in ricordo dei Martiri delle Foibe (piazza della Repubblica, Milano)
– ore 11, Palazzo Marino (piazza della Scala, 2 – Milano), Sala Alessi.
Il Giorno del Ricordo con ‘Memoria e oblio: le foibe’
Regione Lombardia celebra il ‘Giorno del Ricordo’ con l’evento ‘Memoria e oblio: le foibe’, in programma venerdì 10 febbraio. Si svolgerà alle ore 19.30 all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia in piazza Città di Lombardia, 1 – Milano.
SINOSSI
Lo spettacolo teatrale è tratto dal romanzo ‘Bora: Istria, il vento dell’esilio’ di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Adattamento teatrale di Cristina Sarti, con Cristina Sarti e Daniela Bertini. Consulenza storica: Lionella Pausin Acquavita (giornalista Radio Capodistria RTV Slovenija). La regia è di Cristina Sarti.
Racconta il dramma delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata del secondo dopoguerra attraverso lo sguardo di due donne che lo hanno vissuto in prima persona, Anna Maria Mori che lasciò Pola per l’Italia insieme a tutta la sua famiglia e Nelida Milani che scelse di restare in Istria.
I racconti, le cronache, le immagini dell’esilio e dell’intolleranza si intrecciano in un viaggio dentro e fuori di sé in cui emerge l’indelebile trauma dello sradicamento che ha cambiato la fisionomia di un territorio e stravolto la vita di molti esuli e dei pochi che scelsero di rimanere. Due donne, che hanno vissuto sulla loro pelle le drammatiche e tormentate tensioni del confine orientale, ripercorrono e rivivono le circostanze e la vicenda che le ha portate a imboccare due strade diverse.