Paolo Stella presenta il suo terzo libro e questa volta parla ai giovanissimi con “La luna piena delle fragole”.
Il romanzo sarà presentato venerdì 2 dicembre 2022 alle ore 18 presso la Libreria Ubik di Piazza del Podestà, 1 a Varese.
Edito da De Agostini, è un progetto nato dai ragazzi e dalle ragazze per i ragazzi e le ragazze, ma anche per tutti quegli adulti che tentano di decifrarli. Mescola uno straordinario racconto con le illustrazioni poetiche realizzate dall’artista Giuseppe Lo Schiavo attraverso un tool di Intelligenza Artificiale. E’ il primo romanzo al mondo che utilizza questa tecnologia per tradurre le parole in immagini, portando nell’editoria un inedito e rivoluzionario linguaggio visivo. Il romanzo è un mito, ma anche una fiaba, che narra la difficoltà di sentirsi diversi e il desiderio di scoprirsi.
Parola all’autore
“L’editore è rimasto molto colpito dalla scrittura con cui avevo dato vita al personaggio undicenne del mio ultimo libro. E subito mi ha proposto di scrivere un romanzo per i ragazzi e le ragazze. Inizialmente ho declinato l’invito, ma ripensandoci ho capito che poteva essere un’esperienza molto interessante. Ho così deciso che avrei approcciato a questo lavoro in maniera sperimentale, attraverso lo scambio diretto con la generazione Z.
Non volevo interpretare il pensiero e i bisogni dei giovani con la mia testa da adulto, ma volevo capire veramente quello che pensano oggi i ragazzi e le ragazze. Questa generazione non ha precedenti, sia perché è nata nell’era digitale, sia perché è stata privata delle relazioni con i coetanei e del contatto fisico a causa della pandemia”. Racconta Paolo Stella, creativo poliedrico, esperto di strategie web e autore dei due best sellers “Meet me alla boa” e “Per caso, tanto il caso non esiste”.
La luna piena delle fragole e la generazione Z
Per condurre questa indagine, Paolo Stella ha usufruito della collaborazione di Anna A. Bonfanti, psicologa e psicoterapeuta dell’Associazione Argo-Centro per la persona. Ella ha organizzato una serie di tavole rotonde con giovani della Gen Z e accompagnato l’autore nell’ascolto delle storie di vita di un gruppo di ragazze ospiti di una casa-famiglia Fraternita Capitanio di Monza. I loro racconti e le loro riflessioni sono stati d’ispirazione per la stesura del romanzo e a loro è dedicato il libro.
“Confrontandomi con i ragazzi e le ragazze incontrati nei mesi prima di scrivere il libro, ho capito che uno dei temi più urgenti e delicati di questa generazione di giovani è quello della solitudine. Ma questo stato d’animo è differente per ognuno. Esistono quindi molte solitudini diverse, interpretate con le isole del romanzo, e altrettante maniere per affrontarne ognuna”. Spiega Paolo Stella.
La trama del romanzo
La luna piena delle fragole narra l’avventura di Nessuno, un giovane senza età e senza memoria che intraprende un viaggio verso la terraferma, alla ricerca di risposte che possano riportarlo a casa.
L’impresa si rivela impossibile da condurre da solo finché il marinaio scorge all’orizzonte sette isole: ognuna interprete di un tipo di solitudine. Navigando da un’isola all’altra, Nessuno incontra ragazzi e ragazze pieni di sogni e desideri da realizzare, solitudini da riempire e mondi da tramandare.
C’è chi lo fa citando i grandi autori della letteratura e chi con l’aiuto delle nuvole o delle fiamme. Uno dopo l’altro, il protagonista ascolta le parole dei suoi nuovi amici, scoprendo nuove cose su se stesso e sugli altri.
“Parlando ai giovani e giovanissimi ho voluto accompagnare la storia con delle illustrazioni, come è il Piccolo Principe, uno dei miei libri cult, e ho scelto la strada dell’intelligenza artificiale perché fotografa perfettamente l’epoca in cui vivono i ragazzi di oggi. L’artista Giuseppe Lo Schiavo mi ha coinvolto in un’esperienza emozionante e affascinante, in cui ho visto le mie parole trasformarsi in immagini. Ogni illustrazione è un’opera d’arte, che non sempre restituisce una figura ben delineata: questo non definito mi piace molto perché affranca il lettore da idee precostituite, restituendogli la libertà dell’immaginazione e di essere se stesso”. Conclude Paolo Stella.