La Procura di Roma apre indagine su aumento prezzi dopo che il ministro Cingolani aveva parlato di “colossale truffa”
indagine su aumento prezzi
In seguito dell’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine su aumento prezzi.
La procura cerca di verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili.
Il procedimento al momento è contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato.
In procura spiegano che “L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”.
Sarà il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma a condurre l’indagine.
Il ministro per la Transizione ecologica Cingolani aveva definito “L’aumento dei prezzi dei carburanti una colossale truffa ai danni di cittadini e imprese”
“La crescita non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi” aveva detto il ministro.
Secondo Cingolani il nostro paese sta pagando errori storici per non aver diversificato la produzione energetica.
Il ministro sostiene che i nostri compagni Ue non si sono fermati come noi a gas e a poche rinnovabili.
Falso ambientalismo
Noi, sull’onda di un falso ambientalismo, abbiamo ridotto la produzione di gas nazionale ma abbiamo continuato ad aumentare il consumo.
Ora è urgente recuperare rapidamente il terreno perduto prendendo gas da altre regioni.
L’Europa sta lavorando al progetto Repower Eu per affrontare la crisi energetica e staccarsi dal gas russo.
Il piano prevede la diversificazione delle forniture, l’aumento dei volumi di produzione e l’importazione di biometano e idrogeno rinnovabile.
Inoltre è prevista la creazione di una piattaforma europea congiunta per acquistare e stoccare il gas,
Lo scopo è quello di triplicare gli approvvigionamenti per il prossimo inverno e l’ipotesi di un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato alle imprese.
Il nostro paese può sfruttare i giacimenti di gas già esistenti estraendo 2,5 miliardi di metri cubi di gas in più.
Cingolani sostiene che negli ultimi giorni l’Europa ha dato in media quasi un miliardo di euro al giorno alla Russia di Putin per l’acquisto di gas.