Il saluto di Oscar Masciadri al pubblico saronnese alla fine del suo mandato con il rilascio del bilancio all’Amministrazione.
Il saluto di Oscar Masciadri
“Siamo arrivati alla fine del percorso – Il saluto di Oscar Masciadri – Sono stati gli anni sicuramente più difficili per il teatro di via I Maggio colpito duramente dalla Pandemia e non per ultimo dalle ripercussioni della guerra tra l’Ucraina e Russia.
Nonostante questo il Patrimonio della Fondazione non lo abbiamo peggiorato rispetto ai dati di partenza del mio insediamento.
Anzi, lo abbiamo migliorato, seppur di poco, malgrado i contributi erogati dall’Amministrazione Comunale siano diminuiti di circa 80 mila euro rispetto al passato e in alcuni anni anche di più.
Con impegno instancabile e grande entusiasmo ho posto le condizioni per raggiungere importanti obiettivi. Tra i quali sicuramente c’è stato quello di trasformare il Giuditta Pasta in una Casa delle Arti, un polo culturale di riferimento per tutto il territorio, un luogo accogliente per il pubblico e gli artisti, un concentrato di eccellenza per quanto riguarda le proposte e l’ospitalità.
Nei primi due anni di mandato, grazie anche ad una collaborazione più efficace con l’Amministrazione Fagioli, abbiamo apportate numerose modifiche e migliorie: il rifacimento del foyer, la ristrutturazione dei bagni, un nuovo sistema di biglietteria, un sito più dinamico, la nuova App del Teatro, un moderno impianto di amplificazione della sala teatrale.
Inoltre, l’affidamento del bar a una nuova gestione (Galli al Teatro), ha permesso di migliorare notevolmente il servizio di accoglienza e somministrazione permettendo anche la riqualificazione e l’apertura al pubblico di spazi prima di allora abbandonati o poco utilizzati.
Gli sponsor
Un importante lavoro lo abbiamo fatto anche con gli sponsor, in particolare con Enrico Cantù Assicurazioni attuale Main Sponsor del Teatro, vicino non solamente per la parte economica, ma anche nel sostegno a progetti di sensibilizzazione come quelli sul Cyberbullismo, l’Alzheimer, la lotta contro la mafia e molti altri.
E’ una persona con una visione culturale importante che non finirò mai di ringraziare.
Nel corso degli anni abbiamo consolidato importanti collaborazioni con grandi realtà come Sigma, Chemo, Rezzonico Auto, Gioielleria Paternostro, Studio CIS, Trenord e molti altri.
Ringrazio infinitamente tutti loro che non ci hanno mai lasciati soli nonostante i periodi molto difficili anche per le loro aziende.
Inoltre un ringraziamento particolare lo devo sicuramente agli abbonati e a tutti i fruitori del teatro, in questi anni ci sono sempre stati vicini e i dati delle affluenze lo dimostrano chiaramente.
Ricordo con un’emozione particolare quando durante la pandemia ho telefonato a molti spettatori dimostrando loro la nostra vicinanza con la promessa che appena possibile li avremmo aspettati in Teatro.
L’emergenza sanitaria
Riprendere le attività nel mezzo dell’emergenza sanitaria, che ha caratterizzato il 2020 e che ha segnato buona parte del 2021, ha rappresentato la sfida più ardua degli ultimi dodici mesi.
Al di là delle naturali difficoltà di programmazione, abbiamo dovuto, infatti, far fronte ai risvolti economici e sociali, ancora oggi tutt’altro che definiti.
Come Presidente della Fondazione mi sarei aspettato una considerazione maggiore delle difficoltà che più volte sono state esposte all’attuale Amministrazione Airoldi.
Purtroppo non c’è stato un indirizzo o una volontà politica forte, ma ci siamo limitati a tener fede ad una convenzione senza minimamente considerare le problematiche amministrative anche legate al personale che peraltro rimangono.
E stata una convenzione (come più volte sottolineato all’Amministrazione) non adatta ai tempi odierni che, in aggiunta alle lungaggini burocratiche, non ha fatto altro che mettere il Teatro Cittadino in grosse difficoltà provocando importanti scompensi che si ripercuoteranno non solo su questa ma anche sulle prossime stagioni.
Gli obiettivi
Tutti gli obiettivi che gradatamente abbiamo raggiunto li devo riconoscere senza ombra di dubbio ai dipendenti della Fondazione.
Oltre che a un’importante professionalità, impegno e dedizione hanno da subito condiviso quanto si voleva fare per il Teatro ed insieme abbiamo fatto un percorso fantastico.
È anche grazie a loro se abbiamo fatto un grande lavoro dal punto di vista della programmazione e del cartellone teatrale: accanto ad una razionalizzazione del numero di spettacoli che sono andati via via aumentando sono state potenziate o introdotte nuove rassegne.
L’intento di ripagare gli spettacoli
L’intento è stato quello di ritornare a dare entusiasmo al pubblico e nel contempo di “ripagare” gli spettacoli attraverso i proventi derivanti dalla vendita dei titoli di ingresso.
Un cartellone teatrale di tutto rispetto che comprende i vari linguaggi dello spettacolo dal vivo per accontentare le esigenze e le richieste di un pubblico attento, curioso e multi sfaccettato.
Stagioni che hanno registrato negli ultimi anni un costante aumento di pubblico, segno tangibile del successo delle scelte operate.
Sebbene il 2021 sia stato un anno di transizione caratterizzato da forti criticità e grave incertezza – come la chiusura delle sale teatrali fino alla fine di aprile, la riapertura al 100% della capienza soltanto da metà ottobre, l’impennata dei contagi nel mese di dicembre – il Teatro Giuditta Pasta ha saputo svolgere in modo compiuto la propria mission a favore della comunità.
I condizionamenti esterni
Nonostante fattori esterni di condizionamento molto avversi, abbiamo mantenuto stabile la dimensione quantitativa dell’attività, la qualità artistica degli spettacoli e delle compagnie ospitate è stata notevole e il pubblico ha risposto in modo partecipato e costante nonostante le restrizioni sanitarie e le capienze ridotte merito anche di una strategia promozionale molto forte.
Tra attività teatrale e affitti, nel corso della stagione il Teatro Giuditta Pasta ha effettuato n. 101 alzate di sipario.
Grazie al forte senso di responsabilità di artisti e tecnici, all’efficacia dei monitoraggi interni e ovviamente alla buona sorte, abbiamo annullate soltanto due spettacoli a causa del Covid.
Il Teatro Giuditta Pasta ha inoltre riprogrammato tutti gli spettacoli sospesi nel periodo Covid mantenendo gli impegni presi sia con le compagnie ma anche con il proprio pubblico.
Gli obiettivi statutari
Coerentemente con gli obiettivi statutari la programmazione proposta ha cercato di coniugare le eccellenze della scena italiana con i talenti emergenti, le compagnie più sperimentali e di ricerca attive sul panorama nazionale.
La rassegna Nuovi Orizzonti – Teatro Civile si è incentrata appunto sulla drammaturgia contemporanea e su temi civili e sociali di grande attualità, come la memoria, i diritti civili, la violenza contro le donne, il bullismo, le mafie.
Una vetrina interessante e dinamica composta da autori, registi e interpreti emergenti, che ha completato con le proprie sperimentazioni il palinsesto del cartellone del Teatro Giuditta Pasta.
Grazie alla partnership stretta con ITIS G. Riva di Saronno abbiamo presentato e vinto un bando presso la Fondazione Comunitaria sul Varesotto sulla lotta contro la mafia.
Il progetto “Legami&Trame: Educazione alla Legalità” ha previsto un approccio multidisciplinare e ha coinvolto non solo gli istituti scolastici ma anche le associazioni attive sul territorio e le amministrazioni comunali.
Abbiamo previsto momenti di spettacolo (BORSELLINO – ALDO MORO), abbiamo somministrato questionari sulla percezione e la sensibilità verso il fenomeno mafioso, abbiamo organizzato incontri di approfondimento e formazione per allievi e insegnanti e abbiamo svolto dei contest all’interno delle scuole. A conclusione del progetto abbiamo realizzato una serata conclusiva di restituzione che ha coinvolto tutti gli studenti che hanno partecipato al percorso.
Un altro importante appuntamento da segnalare è stato quello organizzato in occasione della Festa della Donna per l’8 marzo. Un talk show che ha visto la partecipazione di numerose imprenditrici, artiste e giornaliste e che ha registrato il sold-out oltre ad aver generato un grande ritorno positivo di immagine e di critica.
Le mostre d’arte
Abbiamo ritenuto indispensabile mantenere vivo anche il nostro foyer con l’inaugurazione di mostre d’arte vernissage, workshop, incontri letterari così da concentrare in un unico luogo forme d’arte diversificate e lasciare spazio alla volontà espressiva e ai consumi culturali di pubblici diversi”.
Conclude Masciadri: “Avrei voluto sicuramente fare di più: continuare nel nostro percorso di rinnovamento della sala teatrale (dove per molti anni non è mai stato fatto nulla), proseguire con il risanamento del patrimonio.
Purtroppo con lo stop causato dalla pandemia ho pensato che il Teatro Giuditta Pasta dovesse essere a disposizione degli spettatori con tutti i sacrifici del caso.
È stato un grande piacere e un immenso onore per me lavorare come Presidente della Fondazione Culturale Giuditta Pasta e servire tutti voi in questa veste. Il mio tempo è passato ma il Teatro continuerà nella sua opera incessante, per voi, per chi verrà dopo di voi e per il bene di tante persone e di tutta la comunità.
Un abbraccio a tutti.
Saronno, concerto tributo agli ABBA al Teatro Giuditta Pasta