Un successo la mostra di Maira Meneghin dal titolo “Unconscious” che chiude la stagione allo Spazio Spazio Otium a Fagnano Olona.
Andiamo a conoscere la giovane artista che ha riempito le sale intercettando consensi e apprezzamenti positivi grazie al supporto di Agnese Azzarelli.
Intervista a Maira Meneghin a Fagnano Olona
La prima tappa ha visto Fagnano Olona quale luogo d’elezione per un’esperienza all’insegna della cura e dell’eleganza nell’allestimento. Le giornate d’esposizione hanno avuto luogo presso lo Spazio Otium, con la complicità di Roberta Giuffrida e Marina Comerio, la curatela dell’artista Giacomo Pellini e il duo musicale Gio Ui – Silvia Tuccio.
Inevitabile ora non rivolgersi a chi, con il suo operato, ha orchestrato queste figure professionali intorno alla sua produzione artistica inedita.
Sappiamo che provieni da un background figurativo come artista; da dove scaturisce questo nuovo progetto più astratto – se vogliamo o se la reputi una definizione appropriata?
Ho iniziato a dipingere così nel periodo della pandemia, in questo periodo di introspezione e di solitudine. Grazie al lavoro su me stessa, svolto come psicologa coi miei pazienti e alle introspezioni di quei mesi di chiusura, ho iniziato a stravolgere completamente il mio modo di dipingere.
Quindi è legato alla tua formazione psicologica e al lavoro che hai fatto su te stessa…
Lavorando come psicologa ho sempre lavorato molto su me stessa, facendo psicoterapia individuale e psicoterapia di gruppo, come nei Gruppi di Balint, psicoterapie di gruppo disposte in maniera differente da quella classica, svolte coi colleghi. Mi hanno aiutata molto ad aprire dei canali.
Cosa intendi per canali?
Mi hanno aiutata a conoscermi meglio e a scavare nel profondo del mio inconscio e di quello collettivo umano.
Qual è il canale privilegiato mediante il quale approfondisci le tue emozioni?
Penso di avere, in sogno, visioni che aprono, per me, nuovi modi di intendere il mondo e la vita. Cerco di tramandare questi messaggi coi miei quadri, anche con delle spiegazioni, delle frasi correlate. Oltre a questo sono state fondamentali delle letture che ho fatto e il mio percorso di studi e anche letture che parlano di cultura orientale.
Quali libri nomineresti se dovessi sceglierne due fondamentali?
Il potere di adesso di Eckhart Tolle e Il taoismo di Lao Tsu, mi hanno aperto strade nuove di interpretazione della realtà.
Ogni quadro ha una storia a sé?
Sì. Ogni quadro è un messaggio che voglio dare. Alle volte accade che io dipinga senza sapere cosa io stia realizzando. Interpreto dopo quello che il mio lavoro realizza.
La tua opera è suddivisibile? Ti faccio questa domanda perché vedo opere che rimandano continuamente a un filo comune, lasciando trapelare un’unità, sin dal titolo. Altre, come Madre Terra, sembrano separabili, nonostante si evinca una continuità nel tuo percorso artistico.
Le mie opere sono tutte molto collegate. Madre Terra rimanda ai Quattro Elementi, un’opera totale ad essa correlata.
Cerchi un’unitarietà quindi nella tua opera…
Più che altro questo è quello che risulta dal fare, anche se non è voluto.
Altri eventi hanno dettato l’inizio di questo percorso, oltre la formazione e la lettura?
Sicuramente la conoscenza con un artista già affermato, il quale mi ha dato modo di interpretare la pittura in maniera diversa. Abbiamo fatto dei lavori insieme, dove si sono uniti i nostri modi di pensare. Mi ha dato spunti sia a livello di pensiero sia per quanto riguarda la modalità di dipingere.
Per quanto attiene alla modalità di dipingere, il tuo è un lavoro materico. Ci sono materie o modus operandi a cui ti affidi, che utilizzi spesso?
In ogni opera cerco di rendere un concetto con parti materiche che variano a seconda del concetto che voglio esprimere. Spesso utilizzo elementi naturali: cristalli e rami.
Cose che dovremmo assolutamente sapere?
A testimonianza della loro unità, ci sono tre opere nelle quali richiamo l’Alchimista di Coelho; in altre opere trovo dei richiami ad altri testi che ho letto: ad esempio a Siddharta di Hermann Hesse.
La bravura e dolcezza di Maira Meneghin ha già un prossimo appuntamento importante con una lunga esposizione estiva in Liguria.