Botti petardi e feriti a Capodanno, con 646 interventi dei vigili del fuoco e un ventiduenne che perde due dita nella notte di festa
Botti petardi e feriti a Capodanno
Come da tradizione ci sono botti petardi e feriti a Capodanno, 16 solo tra Napoli e provincia di cui 5 sono minori.
I Vigili del Fuoco hanno effettuato 646 interventi per incendi riconducibili ai festeggiamenti contro i 558 dello scorso anno.
Come al solito qualche esagitato ha incendiato cassonetti o autovetture parcheggiate in strada.
Il maggior lavoro per i Vigili del Fuoco è stato in Emilia Romagna dove hanno effettuato 96 interventi.
Ma anche il resto d’Italia non è stato da meno.
I pompieri hanno effettuato 50 interventi in Piemonte, 47 in Lombardia, 71 in Veneto e Trentino Alto Adige, 16 in Friuli Venezia Giulia 16.
Ma anche 45 in Liguria e Toscana, 52 nel Lazio, 57 in Campania, 75 in Puglia, 26 in Sardegna e 31 in Sicilia.
Un ventiduenne ha perso due dita
Anche quest’anno non sono mancati i feriti a cominciare da un ventiduenne di San Tammaro, nel Casertano, che
ha perso due dita con un “botto”.
I soccorritori in un primo momento lo hanno portato all’ospedale di Caserta, dove gli sono state amputate due dita.
Successivamente lo hanno trasferito al ‘Pellegrini’ di Napoli per una lesione all’occhio destro, ma non è in pericolo di vita.
Tra Napoli e provincia sono sedici i feriti per i botti di Capodanno e 5 di loro sono minorenni.
La questura spiega che la maggior parte delle ferite riportate riguardano mani e occhi.
Il capoluogo è stato il più colpito con 13 feriti mentre altri tre casi sono avvenuti a Frattamaggiore e Pozzuoli.
Una trentenne ha perso un dito
Lo scoppio di un petardo durante i festeggiamenti ha ferito una trentenne a Vercelli.
La donne, soccorsa dai sanitari del 118, è stata più fortunata e ha perso un solo dito
I sanitari hanno portato la donna all’ospedale di Vercelli per le prime cure.
Poi l’hanno trasferita d’urgenza al Centro di Riferimento Regionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Maria Vittoria dell’Asl Città di Torino.
In quell’istituto i sanitari l’hanno sottoposta ad un delicato intervento di microchirurgia per il salvataggio della mano e delle dita compromesse dal trauma.
Attualmente la donna è nel reparto di chirurgia plastica per seguire l’evoluzione delle ustioni riportate dallo scoppio del petardo.