Babilonia Teatri, una tra le più brillanti e rivoluzionarie realtà italiane di teatro di ricerca porta in scena Pietre Nere.
“È dall’interno di una casa che abitiamo il mondo. Non importa che foggia o che valore abbia, la casa resta sempre il tentativo di costruire e creare uno spazio intimo“.
Questa la premessa di Pietre Nere, lo spettacolo della compagnia Babilonia Teatri, Leone d’argento alla Biennale di Venezia, che sarà in scena venerdì 3 novembre alle ore 20.45 al Teatro Giuditta Pasta di Saronno e aprirà la rassegna di Prosa Contemporanea che il teatro saronnese dedica a Renato Palazzi.
Sul palco gli attori premio Ubu Francesco Alberici e Enrico Castellani, Valeria Raimondi e Orlando Castellani, daranno spazio a voci, suoni e riflessioni che esplorano le declinazioni dell’idea di “casa“.
Casa è il nostro corpo. Sono i nostri vestiti. È la persona amata o un affetto. È una città, un quartiere. Casa è il luogo in cui siamo cresciuti. Casa è un oggetto, una foto, una lettera, un profilo su un social network.
Grazie a linguaggi che si intersecano per raccontare realtà sfaccettate, ad uno stile pop, rock e punk e attraverso sguardi molteplici, Pietre Nere riesce a delineare il concetto di casa inteso in senso ampio e non convenzionale.
Come si legge dalle note di regia:
“Qualsiasi sia il nostro lavoro qualsiasi sia la nostra indole, prima o poi, ogni giorno, tutti noi rientriamo a casa. È dall’interno di una casa che abitiamo il mondo. La casa è una mediazione tra noi e il mondo. Non importa che foggia o che valore abbia. Dove sia situata, quali siano le sue caratteristiche, con che criteri sia stata costruita. Gli equilibri sui quali si fonda l’armonia di una casa possono essere profondamente differenti a seconda di chi la abita, della sua cultura, età, estrazione sociale. La casa però resta sempre il tentativo di costruire e creare uno spazio intimo.
Di adibire un luogo ad accogliere una porzione di mondo fatto di cose e persone e piante e animali e atmosfere e abitudini ed eventi con cui instaurare uno stretto legame e in grado di farci stare bene, di farci sentire a nostro agio, di renderci felici.”
Pietre Nere saprà intrecciare esperienze, condividere idee ed innescare una vera e propria movida culturale ed un forte dialogo tra le generazioni.
Scrive Rodolfo Di Giammarco, critico teatrale de La Repubblica, introducendo la rassegna saronnese:
“Mi fa pensare alla responsabilità sociale della scena, alla necessità di cortocircuiti creativi dell’arte, e all’ingegneria di folgoranti spregiudicatezze della cultura dal vivo, la meritoria scelta di Andrea Chiodi che dedica, al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, un’apposita sezione del programma, battezzata “Contemporanea”, alla memoria (io direi anche: alla condivisione, al rispetto, alla coerenza di pensiero) di uno storico critico-scrittore come Renato Palazzi, scomparso due anni fa. Ho la consapevolezza, forse parziale, di conoscere alcuni amori, intendo più correttamente dire: alcune stime, ispiranti riflessioni acute, di Renato”.