La grande musica in scena al Teatro di Varese. Venerdì 4 febbraio ritorna sul palco varesino il grande cantautore Angelo Branduardi, in tour con “Il Cammino dell’Anima”. Il concerto riprende interamente l’album omonimo pubblicato il 4 ottobre 2019.
Il concerto, della durata di due ore circa, è idealmente diviso in due parti
La prima parte, introdotta da Angelo Branduardi che è solo sul palco davanti ad un impalpabile velo bianco, è dedicata a “Il Cammino dell’Anima” che riprende alcuni temi dell’opera visionaria di Hildegard von Bingen, monaca, reclusa secondo la regola di San Benedetto, fin dall’età di otto anni e poi badessa di Bingen.
Hildegard fu mistica e poeta, musicista, filologa ed erborista, era e rimane ammirata per avere esplorato senza paura il posto dell’anima nel Cosmo e per avergli dato voce con la sua visione musicale unica.
Hildegard definì “Sinfonia” il ciclo lirico delle sue opere, per lei l’anima è “sinfonica” e trova la sua espressione nell’accordo segreto di anima e corpo nell’atto musicale, nell’armonia prodotta dal suono degli strumenti e dalla voce umana, nell’armonia celeste e nell’accordo misterioso che viene dal profondo dell’anima.
Questo e molto altro racconterà Angelo per predisporre all’ascolto della lunga suite.
Numerosi e visibili sono gli strumenti utilizzati da Angelo e dai suoi musicisti:
Fabio Valdemarin (tastiere, chitarra, cori); Antonello D’Urso (chitarre, cori);
Stefano Olivato (basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarra, armonica, cori,) Davide Ragazzoni (batteria e percussioni).
Nella seconda parte Angelo Branduardi, proporrà anche le due canzoni scritte durante la pandemia “Kirie Eleison (Signore abbi pietà)” una melodia inedita, nata dalla citazione del Kyrie della “Missa Luba”, di tradizione congolese e “Piccolo David”. Non mancheranno brani tratti da “L’infinitamente piccolo” album del 2000 realizzato sulle scritture di San Francesco d’Assisi e i successi storici, entrati nella memoria collettiva e nel cuore come, tra gli altri “Cogli la prima mela” “Alla fiera dell’est”.
L’impianto scenico è essenziale ed efficace. Tagli di luce teatrali e un tetto di lampadine dai toni caldi di luce. Nessun orpello tecnologico. Solo luce, nuvole bianche di fumo che fanno da discreto contorno alla musica di Angelo Branduardi.
La grande musica in scena al Teatro di Varese.
Sabato 5 febbraio è la volta dei Jethro Tull. Il gruppo apparve per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.
Paolo Franzato
Per prenotazioni: Teatro di Varese – Rinasce il teatro