La Bce suona l’allarme. La Banca centrale europea (Bce) ha suonato l’allarme sul rischio di recessione in Europa. Nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato il 22 novembre, la Bce ha affermato che “il rischio di recessione è aumentato”.
Il rapporto cita una serie di fattori che stanno contribuendo a questo rischio, tra cui:
- L’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, che sta già frenando l’economia.
- La guerra in Ucraina, che sta provocando un aumento dell’inflazione e una riduzione della domanda.
- L’interruzione delle catene di approvvigionamento, che sta causando ulteriori problemi all’economia.
La Bce ha affermato che “la probabilità di una recessione è aumentata, anche se non è ancora probabile”. Tuttavia, ha avvertito che “il rischio è reale e richiede un’attenta vigilanza”.
Bloomberg: le difficoltà dei tedeschi
Il rapporto della Bce ha anche attirato l’attenzione del quotidiano finanziario Bloomberg, che ha pubblicato un articolo dal titolo “La Bce suona l’allarme sulla recessione, ma i tedeschi sono già in recessione”.
L’articolo sottolinea che l’economia tedesca è già in recessione tecnica, con due trimestri consecutivi di crescita negativa. Bloomberg sostiene che la Bce è stata troppo lenta ad alzare i tassi di interesse, e che questa lentezza ha contribuito a peggiorare la situazione economica tedesca.
L’articolo conclude affermando che “la Bce ha un problema serio in Germania, e dovrà fare di più per evitare che la recessione si diffonda al resto dell’Europa”.
Conclusione
Il rapporto della Bce è un chiaro segnale che l’economia europea è in difficoltà. Il rischio di recessione è reale, e la Bce dovrà adottare misure per evitarlo.