Un biennio quasi indecifrabile quello trascorso dall’economia italiana tra il 2020 e il 2021. Numeri positivi e negativi si sono alternati come nelle migliori montagne russe dei parchi divertimento. Tra prezzi in rialzo, come quelli degli affitti a Milano e dintorni, tanto da rendersi necessari aiuti statali per le famiglie in difficoltà come a Cinisello Balsamo, e borse in ribasso, il futuro del settore economico tricolore è tutto da decifrare, tra tante incognite e poche, se non pochissime, certezze.
Tra queste ultime si può annoverare il mercato del gioco, che, dopo la piccola incrinatura subita nel 2020, ha rivisto le proprie quotazioni risalire come nel 2019, anno in cui per la prima volta il settore ha sfondato il muro dei 100 miliardi di raccolta in tutto il Paese.
Il 2021, dunque, ha fatto ritornare il sole anche nel comparto giochi, almeno stando ai numeri ufficiali del Libro Blu di ADM uscito lo scorso autunno. E le previsioni per i dati del 2022 sono ancor più incoraggianti, anche se non si possono dare stime certe e definitive fino alla redazione del prossimo documento da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Per farlo, essa si basa sia su dati di ampio respiro, sia su numeri e cifre provenienti dalle singole regioni, confermando, ancora una volta, come un traino enorme al settore sia dato dalla Lombardia, prima in ogni classifica relativa al gioco.
Lombardia: il traino del gioco in Italia
Ovviamente bisogna chiarire che non si tratta solo di spesa media pro capite piuttosto elevata, che però viene addirittura superata da quella di altre regioni più piccole come la Campania o la Sicilia. A far sì che la Lombardia sia la terra trainante del gioco per eccellenza è sicuramente la sua enorme densità abitativa, dato che stiamo parlando della regione italiana che vanta il maggior numero di abitanti. Il gioco, quindi, è piuttosto diffuso in tutte e 12 le città capoluogo di provincia lombarde. Da notare, poi, come la Lombardia segua esattamente il trend nazionale in questo senso: anche qui nel 2021 si è registrato il sorpasso definitivo del gioco online su quello fisico.
A dimostrarlo, oltre la quantità di conti di gioco online aperti, in netta crescita rispetto all’anno precedente, sono i numeri: nella regione i soldi investiti nel settore iGaming sono aumentati di circa il 37%, 36.53% per essere precisi.
Inoltre, la maggior parte degli utenti lombardi sembra aver aperto più di un singolo conto di gioco, un’abitudine che porta a pensare che sia frutto dell’abitudine dei giocatori di andare alla ricerca dell’offerta migliore di volta in volta sui siti appartenenti ad operatori diversi.
Tali agevolazioni, infatti, consentono, tra le altre cose, di poter scommettere su eventi sportivi senza un esborso economico eccessivo, provare le migliori slot gratis presenti sul web o giocare ai giochi di carte con una cifra di partenza garantita. Non è un caso che, alla luce di questi numeri, i lombardi scelgano soprattutto giochi da sala come il poker, per il quale si registra la spesa pro capite annuale più alta rispetto ad altri giochi disponibili e alle scommesse: 158 euro. Nel 2023 tali dati potrebbero subire ulteriori rialzi, ma per averne conferma bisogna aspettare quantomeno il prossimo autunno.