Ci sono fantasia e spregiudicatezza nelle truffe trevigiane. Un uomo e una donna si fingevano operatori di banca e Posta
Le truffe trevigiane
Gli ultimi due protagonisti delle truffe trevigiane, un 22enne originario del napoletano e una 60enne di origini campane, sono riusciti a spillare oltre 10mila euro a due vittime.
I carabinieri del Comando Provinciale di Treviso li hanno smascherati e denunciati per truffa.
Uno dei due è un 22enne di origini napoletane che presentandosi come operatore delle poste si è fatto versare oltre 6mila euro su carte ricaricabili.
La vittima è un trentenne della zona di Conegliano.
L’altra è una 60enne di Castelfranco Veneto, di origini campane, che si presentava come funzionario di istituto di credito.
La donna ha inviato ad un 48enne della sua zona un falso “link” sul telefono cellulare e inducendolo ad accreditare su un suo conto corrente quasi 4.000 euro.
I carabinieri continuano a raccomandare cautela navigando in rete, comportandosi con estrema cautela nel fornire i propri dati personali, in particolare password e codici personali.
I carabinieri hanno denunciato entrambi per truffa.
adotta un bambino
Poco tempo fa un truffatore di Mogliano si era inventato il motto: «Adotta un bambino ucraino» e una finta Onlus.
L’uomo si era finto operatore della altrettanto finta onlus “Salviamo i bambini in guerra”.
Il fantasioso truffatore è uno svizzero di trent’anni residente a Mogliano con precedenti denunce a carico.
Aveva adescato una donna in Sardegna che si era offerta di adottare un minore ucraino.
I carabinieri di Serrenti nel Sud Sardegna lo hanno identificato e lo hanno accusato di truffa aggravata e accesso abusivo a un sistema informatico.
l’agente immobiliare
Gigliola De Paoli, 51 anni, sedicente agente immobiliare, residente a Possagno e originaria di Monfumo ha truffato centinaia di persone.
La donna prometteva investimenti veloci con profitti sicuri e restituzioni rapide.
Decine di persone hanno abboccato al suo amo ammaliati dal suo sorriso e dalla sua affabilità.
La donna sembrava fidata e competente e invece avrebbe truffato amici e clienti appropriandosi di più di due milioni di euro.