Il fenomeno del gioco in Italia non mostra segni di cedimento e continua a sfornare cifre impressionanti
La Lombardia che si conferma tra le prime quattro regioni per volume di scommesse. Nel 2023, nonostante le sfide economiche e sociali dovute soprattutto alla pandemia, gli italiani non hanno avuto alcun rallentamento nelle loro abitudini di gioco.
L’ultimo rapporto dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli
Nel 2022 sono stati spesi oltre 136 miliardi di euro tra slot machine, lotterie varie, gratta e vinci e scommesse. Il gioco online nello specifico ha registrato un volume di gioco di 73 miliardi, con una media di circa 1.600 euro al mese per giocatore, un incremento significativo rispetto agli anni precedenti.
Un’analisi demografica più approfondita rivela che i giocatori attivi si aggirano intorno ai 3,8 milioni, con un investimento medio annuo di quasi 20 mila euro pro capite. Un dato che, rapportato alla popolazione maggiorenne che risiede in Italia, indica una raccolta media di 2.731,68 euro in puntate di gioco per l’anno passato, segnando un aumento del 220% rispetto al 2006.
La fascia d’età più rappresentata tra i giocatori, circa il 60%, è quella degli adulti tra i 25 e i 34 anni, ed in particolare il gioco online ha avuto un notevole incremento. La maggior parte dei giocatori di fascia giovane, più o meno il 42% del totale, infatti preferiscono dedicare il loro tempo ai siti di scommesse online piuttosto che nelle agenzie fisiche.
Le statistiche dell’Osservatorio Nazionale sul gioco
Mostrano che la Lombardia ha un volume di scommesse circa 7.200 miliardi di euro in giochi vari, seguita da Campania, Lazio e Emilia Romagna, con somme comprese tra i 3.058 e i 4.349 miliardi di euro.
Gli italiani sembrano essere spinti al gioco per diverse motivazioni, tra le quali la speranza di guadagno facile, l’adrenalina dovuta all’eccitazione per la sfida e il voler evadere dagli stress quotidiani. I rischi maggiori però li corrono coloro che presentano situazioni economiche modeste, che spesso sviluppano una dipendenza dal gioco.
Come detto precedentemente, nonostante la pandemia, il settore non ha subito alcun calo significativo, registrando una ripresa già nel 2021. Tuttavia, le casse dello stato hanno registrato una notevole perdita di incassi generali dovuta alle minori tassazioni del gioco online rispetto a quello fisico, si parla di circa il 35%.
I dati del 2023 confermano, quindi, la tendenza degli italiani a dedicarsi al gioco sia online che fisico, con la Lombardia che si posiziona tra le regioni più attive. La crescita del gioco online e l’interesse trasversale tra le diverse fasce d’età sottolineano l’importanza di politiche di prevenzione e intervento efficaci per contrastare i rischi associati a questa pratica.