Disimpegno di Carrefour in Italia: 18.000 posti a rischio, migliaia in Lombardia
Il disimpegno di Carrefour in Italia non è stato smentito. Le voci su un possibile ridimensionamento della presenza del colosso francese nella grande distribuzione si fanno sempre più insistenti. E i numeri fanno paura.
Secondo fonti sindacali, sarebbero oltre 18.000 i posti di lavoro a rischio su tutto il territorio nazionale. Una parte consistente di questi si concentra in Lombardia, dove Carrefour ha una presenza capillare da decenni.
Il silenzio che preoccupa
Carrefour Italia non ha ancora fornito una smentita ufficiale. Il silenzio dell’azienda alimenta il clima di incertezza e paura tra i lavoratori. Le voci di vendita o chiusura di punti vendita circolano da settimane, senza una presa di posizione netta da parte della multinazionale.
In un contesto così delicato, l’assenza di comunicazione istituzionale lascia spazio solo alle preoccupazioni.
Carrefour in Italia: numeri e presenza
Il marchio Carrefour è presente in Italia dal 1993. Attualmente opera con centinaia di supermercati, ipermercati e negozi di prossimità. Il gruppo è uno dei più grandi datori di lavoro del settore della grande distribuzione.
La Lombardia è una delle regioni con il maggior numero di punti vendita e dipendenti. Milano, Bergamo, Brescia e Monza ospitano decine di strutture strategiche.
I lavoratori: “Serve chiarezza”
La preoccupazione cresce. Migliaia di lavoratori temono per il proprio futuro. Molti di loro hanno contratti a tempo indeterminato e operano nei punti vendita da anni. Alcuni sono stati già interessati da riorganizzazioni recenti e temono nuovi tagli.
I sindacati chiedono un tavolo urgente con l’azienda per chiarire le intenzioni. Il rischio è la perdita di migliaia di posti senza un piano alternativo.
Disimpegno di Carrefour in Italia: perché?
Secondo gli analisti, il disimpegno di Carrefour in Italia potrebbe essere legato a difficoltà economiche e scelte strategiche del gruppo a livello globale. Il mercato italiano, fortemente competitivo, ha visto negli ultimi anni una forte pressione sui margini.
Inoltre, Carrefour ha già avviato azioni simili in altri Paesi europei, puntando su un modello più agile e digitalizzato. L’Italia potrebbe essere la prossima tappa di questa ristrutturazione internazionale.
Le ipotesi sul tavolo
- Cessione di numerosi punti vendita a marchi locali o catene concorrenti
- Trasformazione di ipermercati in supermercati o negozi di prossimità
- Chiusura di filiali non redditizie
- Esternalizzazione di reparti e servizi
In tutti gli scenari, i lavoratori rischiano il posto o una modifica sostanziale delle condizioni contrattuali.
Impatto sociale e territoriale
Il disimpegno di Carrefour in Italia non è solo un problema occupazionale. Avrà conseguenze anche sul piano sociale. Interi quartieri, soprattutto nelle periferie urbane, potrebbero perdere un punto di riferimento economico e sociale.
Molti piccoli fornitori locali rischiano di perdere un canale di distribuzione importante. I territori si impoveriscono, e la tenuta del tessuto economico locale è a rischio.
Lombardia: la regione più esposta
Con oltre 4000 dipendenti impiegati nei punti vendita e nei centri logistici, la Lombardia è la regione più vulnerabile a questo potenziale disimpegno. Le province di Milano, Varese, Lecco e Como sono tra le più coinvolte.
Qui si concentra anche la sede centrale di Carrefour Italia, che potrebbe anch’essa subire un ridimensionamento.
I sindacati: “Subito un tavolo di confronto”
Le sigle sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS hanno già chiesto l’apertura di un tavolo nazionale. L’obiettivo è ottenere garanzie per i lavoratori e chiarezza sulle reali intenzioni dell’azienda.
Servono risposte concrete, non vaghe rassicurazioni. E serve subito, prima che sia troppo tardi.
Il futuro della grande distribuzione
Il caso Carrefour è emblematico di una trasformazione più ampia. Il settore della grande distribuzione è in pieno cambiamento: digitalizzazione, e-commerce, inflazione e nuove abitudini dei consumatori mettono a dura prova i modelli tradizionali.
Chi non si adatta è destinato a ridursi, trasformarsi o scomparire. Ma la trasformazione non può avvenire a scapito dei lavoratori.
Conclusione
Il disimpegno di Carrefour in Italia non è più solo un’ipotesi. È uno scenario concreto che rischia di colpire duramente migliaia di famiglie. La Lombardia, cuore pulsante del gruppo, è tra le zone più esposte.
È il momento di agire. Serve trasparenza, dialogo e un piano di riconversione che tuteli l’occupazione e il territorio.
I lavoratori non possono essere lasciati soli davanti a una decisione che li riguarda così profondamente. La politica, le istituzioni e l’opinione pubblica devono tenere alta l’attenzione. Prima che sia troppo tardi.
https://ilquotidianoditalia.it/carrefour-in-uscita-dal-mercato-italiano-scenari-possibili/
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