Racconto. Poco dopo la nascita di Susanna, nel 1916, la famiglia Pardo aveva deciso di lasciare Salonicco e trasferirsi a Milano. Joseph Pardo, il padre, era un commerciante di tessuti.
Nel grande appartamento di corso Vercelli, Susanna era cresciuta .Era innamorata di Milano, ma era ancor più innamorata di Davide. Lo sposò nel 1940 e lo seguì nei Balcani, pronta a iniziare una nuova vita.
Ma tutta la zona era controllata dai tedeschi e nel marzo 1943 la ferocia antiebraica si abbatté implacabile sulla giovane famiglia, che fu infine deportata a Treblinka.
Di Susanna, di Davide e della piccola Esperance, la figlia nata nel 1941, si persero le tracce fino a tre anni fa quando sono venuti alla luce documenti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri italiani dove si ha la certezza di quanto accadde.
Grazie a questi studi, a interviste e ad accurate ricerche, Carlotta Morgana è riuscita a ricostruire, con precisione e grande sensibilità, il tragico gioco del destino che travolse la vita di una ragazza dolce e radiosa.
Il testo è arricchito dalle lettere che Susanna scrisse da Bitolj alla famiglia d’origine.