La vita di Padre Alessandro Motti, Missionario in Cambogia.
Padre Alessandro Motti, originario di Varano Borghi (VA), Missionario in Cambogia da tre anni;
ha studiato nel Seminario PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere).
Abbiamo posto a Padre Alessandro alcune domande riguardo la sua Vocazione di Sacerdote e la sua Missione.
1 come è nata la tua vocazione di dedicare la vita al Signore?
La mia vocazione sacerdotale nasce in famiglia grazie alla fede che i miei genitori e i miei nonni mi hanno trasmesso e grazie ad alcune figure missionarie a noi vicine e in oratorio dove ho potuto continuare a conoscere il Signore e sperimentarmi nel servizio verso gli altri.
2 perché hai scelto di entrare nel Seminario Pime, non avresti potuto scegliere di entrare in seminario a Venegono Inferiore?
A dir la verità non ci ho mai pensato perché la mia vocazione è stata fin da subito legata alla dimensione missionaria, anzi direi che la vocazione missionaria sia arrivata anche prima perché fin da ragazzo ho nutrito il desiderio di un’esperienza missionaria anche se la prima volta che son partito ero già alla fine del secondo anno di seminario.
3 La tua missione in Cambogia quando è iniziata?
Sono arrivato in Cambogia a gennaio 2020, un mese prima dello scoppio della pandemia. Per i primi 3 anni mi sono concentrato sullo studio della lingua e da marzo 2023 inizio il primo incarico presso la parrocchia di Kampong Cham e nell’ufficio di pastorale giovanile diocesano di Kampong Cham.
4 Alcuni anni fa sei rientrato dalla missione e hai lavorato negli uffici del Pime, forse sbaglio, hai sentito la mancanza della Cambogia?
Si ho lavorato 4 anni nell’animazione missionaria vocazionale nei cammini per i giovani del Pime a Milano. È stato un periodo bello che mi ha fatto crescere tanto. Questo è stato il primo incarico per me dopo l’ordinazione. La Cambogia è arrivata dopo, in quel periodo c’era solo il desiderio della partenza.
5 Quando tornerai nella tua Varano Borghi, cosa porti con te nel cuore dalla Cambogia?
Difficile rispondere, per ora la Cambogia è un paese che sto ancora scoprendo e il rientro in Italia non lo penso proprio. Se ora penso all’Italia nel mio piccolo cerco di essere ponte per condividere con amici e parenti questo paese.