All’Insubria il Prorettore denuncia il Rettore per diffamazione e violenza privata, il dissidio risale alla proposta di modifica allo statuto universitario
All’Insubria il Prorettore denuncia il Rettore
La modifica proposta l’anno scorso avrebbe consentito al Rettore di revocare l’incarico ai suoi vice.
Successivamente alla modifica (che non era passata) sono state revocate due deleghe in capo al vicedirettore, quella su “ricerca” e “pianificazione strategica”.
La Commissione disciplinare inoltre ha inflitto al prorettore Stefano Serra Capizzano la sanzione della sospensione di dieci giorni.
Di conseguenza lo stesso ha querelato per diffamazione e violenza privata il Rettore Angelo Tagliabue
La Procura di Varese, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo.
La posizione del Rettore
Il Rettore Angelo Tagliabue ha rilasciato una dichiarazione per cercare di calmare le acque
“A tre anni da un progetto comune nell’ultimo periodo differenti vedute hanno portato a divergenze istituzionali con il Pro Rettore vicario, che troveranno composizione nel proprio ambito naturale, cioè quello accademico. Il lavoro di una università in ascesa costante su tutti i fronti deve procedere lungo un alveo il cui faro è il progresso scientifico e il rispetto delle persone, per favorire la crescita dei nostri studenti, docenti e tecnici amministrativi in un ambiente sano e stimolante. L’Università è la casa comune del progresso scientifico e del dialogo costruttivo, cui tutti noi dobbiamo tendere per vocazione naturale”
Da parte sua Stefano Serra Capizzano sostiene che l’operato di Angelo Tagliabue abbia configurato i reati di diffamazione e violenza privata nei suoi confronti.
La coppia vincente uscita dalle elezioni dell’estate 2018 è scoppiata.
I rapporti personali sono diventati, nel tempo, terreno di scontro e si sono trasformati in guerra di carte bollate.
Stefano Serra Capizzano è nato nel 1967 a Roma, è professore ordinario di Analisi numerica.
Ha intrapreso la carriera universitaria dopo gli studi a Pisa e le attività di ricerca a Firenze e Milano finendo persino in classifica nella “Top Italian Scientists Mathematics“.