Viterbo, operazione “Athena” i Carabinieri smantellano rete di spaccio, in città, 5 arresti
Viterbo 28 Gennaio, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo, nei confronti di 5 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.
Servizi Antidroga di Roma
L’attività d’indagine, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile, con l’ausilio dalla Stazione di Viterbo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma, ha consentito di trarre in arresto alcuni dei soggetti che rivestivano un ruolo centrale nel traffico di cocaina in città, ed in altre aree della Tuscia, disarticolando una pericolosa rete criminale.
Dalle investigazione emergerebbe che tra il 2022 ed il 2024, i soggetti coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti, si sarebbero macchiati di alcuni episodi di violenza ai danni dei consumatori :
- minacce;
- estorsioni;
- evasioni dagli arresti domiciliari;
- violazioni di domicilio;
- violazione dei sigilli;
- accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione, da parte di soggetti detenuti.
L’attento lavoro, diretto dalla Procura della Repubblica di Viterbo, compendiato in circa 2000 pagine di informativa, e 1000 di trascrizioni dell’attività tecnica, aderente al contesto in cui operavano gli indagati, ha prodotto un quadro probatorio ritenuto solido dal Giudice delle Indagini Preliminari.
Le indagini iniziali incentrate nell’abitazione di un pregiudicato rumeno
Inizialmente, le indagini si sono concentrate sull’abitazione di un pregiudicato 35enne di origine rumena, ubicata nel quartiere Palazzina, ove questi era già sottoposto agli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti.
Abitazione adibita allo spaccio di cocaina, gestita dall’uomo con il concorso con la moglie, una 26enne palermitana
Lunghi servizi di appostamento ed osservazione, poi rafforzati da intercettazione degli ambienti interni e riprese video, hanno consentito di documentare come la casa fosse snodo di una fitta attività di compravendita di cocaina, gestita dall’uomo con il concorso della moglie, una 26enne palermitana, punto d’arrivo della sostanza stupefacente e di “rifornimento” per molti spacciatori e consumatori della provincia.
Gli indagati non hanno avuto sentore dell’attività investigativa in atto nonostante, nel tempo, diversi acquirenti fossero stati videoregistrati, fermati ed in taluni casi arrestati.
Le analisi di laboratorio hanno evidenziato come la sostanza stupefacente sequestrata presentasse un elevato livello di principio attivo.
Successivamente, le indagini hanno indirizzato gli investigatori verso l’abitazione di una coppia residente nel quartiere Murialdo.
33 di origini albanese, agli arresti domiciliari, figura centrale dello spaccio
Qui è emerso il ruolo preminente di un altro indagato, un 33 di origine albanese, da tempo presente in Italia, che si rivelerà come detto figura centrale nel panorama dello spaccio di cocaina in città, punto di riferimento di una rete di “pusher” e anch’egli operativo nonostante si trovasse già ristretto agli arresti domiciliari, per precedenti specifici.
La droga arrivava da Legnano (MI), e Riccione (RI), fino a Viterbo
I Carabinieri ne hanno allora studiato le attività, rilevando come fosse capace di far arrivare la droga a Viterbo dal nord Italia, principalmente da Legnano (MI) e Riccione (RI), intrattenendo relazioni con vari fornitori.
Anche il suo appartamento luogo di compravendita della sostanza stupefacente, che in alcuni casi veniva movimentata da e verso la casa del quartiere Palazzina, da alcuni acquirenti, probabilmente costretti sotto minaccia, dagli indagati a farlo.
I militari hanno atteso il momento di una cessione di cocaina ad un soggetto di San Martino al Cimino (VT) a quel punto sono intervenuti arrestando l’acquirente, e l’inquilino dell’abitazione monitorata.
Sequestrati circa 200 grammi di cocaina, insieme a materiali ritenuti utili al taglio, e al confezionamento di dello stupefacente, oltre ad una consistente somma di denaro contante.
Il 32enne albanese, anche durante la detenzione in carcere, si adoperava per continuare a dirigere lo smercio, contando sull’appoggio di persone all’esterno, disponendo illecitamente di cellulari e schede SIM, ottenuti grazie ai complici all’esterno del penitenziario.
Dall’interno del carcere il 32enne incitava i suoi complici, al fine di rintracciare i debitori, riforniti di stupefacente, per estorcere loro i crediti vantati, utilizzando botte, minacce dirette o telefoniche, costringendo una delle persone offese, a rifugiarsi all’interno di una sala giochi, sino all’intervento di una pattuglia dell’Arma.
Per un trasporto di droga, fu assoldata una coppia : lui 42enne romano, lei 45enne viterbese
La coppia, a fronte di un compenso in denaro, e la promessa di fornire ulteriori contatti nella malavita locale, accettavano una busta con circa 17.000 euro in contanti, per acquistare lo stupefacente, una macchina, ed altre banconote per le spese di viaggio.
Il viaggio notturno con quasi 1 kg di cocaina
Un viaggio notturno, che terminò ad Dicembre 2023, al casello autostradale di Orte (VT), quando la vettura fu fermata dai Carabinieri in abito borghese, della Sezione Operativa, a bordo c’era quasi un chilo di cocaina nascosto nel portabagagli.
Attraverso accertamenti tecnici, sui cellulari sequestrati ai fermati, e mediante le dichiarazioni di numerosi acquirenti, che identificavano alcuni coinvolti, tramite riconoscimenti fotografici, si è arrivati alla coppia, che veniva rifornita e supportata dai complici nella vendita, tra Viterbo e Tuscania (VT), di cocaina, hashish, eroina, marijuana, medicinali antidepressivi e narcotizzanti.
La loro abitazione nell’area nord del centro storico
L’abitazione della coppia, (come le case degli altri indagati nei quartieri Palazzina e Murialdo), fungeva da base di spaccio che, alla bisogna, si estendeva anche nei vicini viale Trento e via Garbini.
Contesto che ha condotto i Carabinieri ad altre due abitazioni site una in via Ottusa, ove sono stati effettuati due significativi arresti in flagranza, nei confronti di altrettanti cittadini di origine domenicana, che ha portato al sequestro di 100 dosi di cocaina, occultate nei tubetti di dentifricio, mentre nell’altra abitazione i militari sequestrarono 700 grammi della stessa sostanza illecita, pronti per essere suddivisi in centinaia di involucri di cellophane.
La notte del 28 Dicembre 2024
La notte del 28 Dicembre 2024, prende vita la prima fase dell’Operazione “Athena” , con 59 perquisizioni domiciliari, delegate dalla Procura di Viterbo, tra il capoluogo ed altri comuni della Tuscia.
All’alba del 28 Gennaio 2024
Alle prime luci dell’alba di oggi 28 Gennaio 2024, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo – con il supporto del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria e del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare – hanno dato corso alla seconda fase dell’operazione antidroga, eseguendo il provvedimento di misure cautelari personali, emesso dal G.I.P. di Viterbo.
I due principali responsabili della rete di spaccio, il 33 albanese ed il 35 rumeno sono stati raggiunti dalla misura della custodia cautelare in carcere.
La coppia di “corrieri” del centro storico, il 42 romano e la 45 viterbese, sono stati posti agli arresti domiciliari.
Mentre la coniuge del cittadino albanese è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Viterbo.
Il bilancio consuntivo, dall’inizio delle indagini, annovera la ricostruzione di :
- circa 300 cessioni di sostanze stupefacenti;
- l’esecuzione di 22 arresti;
- il deferimento di 10 soggetti in stato di libertà;
- la segnalazione di 6 persone alla Prefettura quali assuntrici di sostanze stupefacenti;
- sequestro di circa 2chilogrammi di cocaina;
- 70 grammi di hashish;
- 440 grammi di marijuana;
- e diverse dosi di ketamina e anfetamina.