Varese, i Reparti dei Carabinieri Forestali dimostrano il loro attivismo anche per seminare la cultura della legalità.
VARESE: Giornata nazionale dell’Albero. I Reparti dei Carabinieri Forestali piantano “un albero per il futuro”, iniziativa per “seminare” la cultura della legalità.
Per la celebrazione della giornata nazionale dell’albero, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, ha promosso una serie di iniziative in ambito nazionale, che hanno preso il via a Palermo in data 20 novembre 2021 con la consegna a diverse scolaresche nell’Aula Bunker dell’Ucciardone delle talee “dell’Albero di Falcone” (prelevate dal famoso “Ficus macrophilla columnaris magnoleides” che cresce nei pressi della casa del Giudice assassinato dalla mafia nel 92.)
Le attività stanno continuando a cascata in tutta Italia ed anche nella provincia di Varese, ove in data odierna, in vari istituti scolastici e parchi (Scuola secondaria di primo grado “B. Bossi” di Arcisate, scuola secondaria di primo grado “Don Milani” di Vergiate, “Parco Formentano” di Cunardo, “Parco Cappella Votiva” della Casa delle Bambole” di Laveno Mombello, “Parco Pubblico Margorabbia” di Luino, Parco della scuola primaria “Giovanni Pascoli”di Lozza)
i Carabinieri Forestali con il supporto dei Reparti territoriali dell’Arma, stanno ponendo a dimora delle specie arboree con il coinvolgimento delle comunità cittadine, delle autorità locali e delle associazioni ambientaliste.
La stessa manifestazione ha avuto luogo a Varese, ove alla presenza del “Sindaco Davide Galimberti” sono stati consegnati n. 2 carpini bianchi alla dirigente scolastica della scuola primaria “Galileo Galilei”, dott. ssa Silvia Sommaruga.
Si tratta del progetto “UN ALBERO PER IL FUTURO: crea il bosco diffuso” in base al quale i Carabinieri Forestali stanno portando a conoscere i tesori naturali del nostro paese e lasciano un segno verde di speranza nel mondo, aumentando il livello italiano di biodiversità.
“Un albero per il futuro” è il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale, promosso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e voluto fortemente dalla Fondazione Falcone e dall’ Arma dei Carabinieri
il quale prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 50 mila piantine nel triennio 2020-2022. Allo stato attuale sono quasi 1000 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso di consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e per la conservazione ambientale. Oltre 5.000 sono le piante già messe a dimora.
Gli alberi piantati verranno automaticamente geolocalizzati sul sito www.unalberoperilfuturo.it dove, con un algoritmo, viene calcolato in tempo reale il quantitativo di C02 che ogni pianta assorbe. Grazie al contributo degli studi effettuati dall’Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali “DAFNE”
potranno essere confrontate le curve di accrescimento delle piante messe a dimora con i dati relativi allo stoccaggio di CO2. La dinamica di tale assorbimento potrà essere visualizzata tramite smartphone da tutti i partecipanti all’iniziativa, in questo modo ciascuno potrà seguire sia il contributo della “propria” pianta sia quello complessivo di tutte le piante messe a dimora durante il progetto.
Le specie vegetali messe a disposizione dai Centri Nazionali Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano (AR) e Peri (VR) sono scelte accuratamente nel rispetto delle aree geografiche e fitoclimatiche in cui dovranno essere piantate e gli istituti scolastici sono i promotori di una rivoluzione ambientale
un tappeto di biodiversità per il futuro dell’Italia. Il progetto è rivolto in particolare alle scuole, nel corso del quale gli studenti vengono coinvolti per conoscere le caratteristiche degli ambienti circostanti, facendo qualcosa in concreto per migliorare la qualità ambientale e consentire un maggiore assorbimento di anidride carbonica.
L’obiettivo è mettere a dimora un albero e poi un altro e poi avanti così fino a costituire un bosco intero, diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno insieme alle nuove generazioni, accompagnando i ragazzi in un percorso che aumenti la qualità ambientale.