Sacrificio Salvo D’Acquisto: Varese celebra l’82° anniversario
Il sacrificio Salvo D’Acquisto è stato ricordato oggi a Varese con una cerimonia solenne. I Carabinieri del Comando Provinciale hanno reso omaggio al Vicebrigadiere, eroe della Resistenza.
Il sacrificio Salvo D’Acquisto rappresenta un esempio di coraggio e altruismo. Il suo gesto ha salvato ventitré civili durante un rastrellamento nazista, pochi giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Il sacrificio Salvo D’Acquisto è stato celebrato presso il monumento commemorativo in piazzale Mafalda di Savoia. Presenti autorità civili e militari, tra cui il Prefetto, il Sindaco, il Questore e il Comandante della Guardia di Finanza.
La cerimonia ha previsto la deposizione di una corona d’alloro. Un momento di raccoglimento per ricordare un uomo che ha scelto di donare la propria vita per salvare quella degli altri.
Salvo D’Acquisto era originario di Napoli. Si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1939. Aveva partecipato come volontario alla Campagna d’Africa.
Nel 1942 era stato ammesso alla Scuola Centrale Carabinieri Reali di Firenze. Dopo il corso, era stato destinato alla Stazione di Torrimpietra, vicino Roma.
Dopo l’8 settembre 1943, un reparto di paracadutisti tedeschi si era insediato nei pressi della Torre di Palidoro. Il 22 settembre, un’esplosione causò la morte di due soldati e il ferimento di altri due.
I tedeschi attribuirono l’accaduto a un attentato. Minacciarono una rappresaglia se i responsabili non fossero stati individuati entro l’alba.
Il Vicebrigadiere D’Acquisto dichiarò che l’esplosione era accidentale. Nonostante ciò, il 23 settembre i tedeschi catturarono 23 civili e li condussero nella piazza principale di Palidoro.
Anche D’Acquisto fu portato nella piazza. Malmenato e sorvegliato, continuò a sostenere l’innocenza degli ostaggi. Ribadì che nessuno di loro era responsabile.
I prigionieri furono condotti nei pressi della Torre di Palidoro. Costretti a scavare una fossa comune, si prepararono alla fucilazione.
Quando tutto sembrava perduto, D’Acquisto parlò con un ufficiale tedesco. Poco dopo, i civili furono liberati. Lui, invece, fu giustiziato.
Il suo gesto è stato riconosciuto con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Un tributo alla sua generosità e al suo coraggio.
La commemorazione a Varese ha voluto ricordare il valore di chi sceglie di servire il prossimo. Salvo D’Acquisto è un simbolo di sacrificio e umanità.
La sua storia è insegnata nelle scuole. È raccontata nei libri. È ricordata ogni anno con cerimonie ufficiali.
Il suo esempio vive ancora oggi. I Carabinieri lo onorano con il loro servizio quotidiano. Le istituzioni lo ricordano come modello di integrità.
Il sacrificio Salvo D’Acquisto ci invita a riflettere. Ci ricorda che la libertà ha un prezzo. Che il coraggio può cambiare il destino di molti.
A Varese, il suo nome è scolpito nella memoria collettiva. Il monumento lo celebra. La comunità lo onora.
Ogni anno, il 23 settembre, la città si ferma. Per dire grazie. Per non dimenticare.








