Scontro per il controllo delle zone di spaccio, arrestato marocchino responsabile di un ferimento a colpi di fucile.
Fucilate per il controllo delle zone di spaccio tra Uboldo e Cerro: i carabinieri hanno arrestato in Spagna un marocchino di 38 anni. Era il boss dei pusher.
Il 7 giugno dello scorso anno, i Carabinieri della Compagnia di Saronno erano intervenuti nell’area boschiva tra Uboldo e Cerro dove alcuni cittadini di passaggio sulla via per Cerro, avevano segnalato la presenza di un uomo sul ciglio della strada con evidenti perdite di sangue. L’uomo, un marocchino irregolare sul territorio nazionale, raggiunto alle gambe da alcuni colpi di fucile all’interno della boscaglia, si era trascinato fino al ciglio della strada principale nella speranza di ricevere soccorsi.
Le immediate indagini, avviate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Saronno e coordinate dalla Procura di Busto Arsizio hanno consentito di inquadrare l’episodio nell’ambito dello scontro fra gruppi rivali che si contendevano le fiorenti zone di spaccio nelle aree boschive tra i comuni di Uboldo, Cerro e Rescaldina.
Nel prosieguo della complessa attività investigativa i Carabinieri sono riusciti ad individuare il gruppo egemone in quell’area, nonché il responsabile del ferimento, un cittadino anch’esso marocchino, ritenuto il capo del gruppo criminale che controllava quell’area.
Gli elementi investigativi raccolti hanno portato all’emissione nei suoi confronti di un provvedimento d’arresto ma lo stesso, già senza fissa dimora, nel frattempo si era reso completamente irreperibile.
I numerosi servizi di perlustrazione all’interno delle aree boschive d’interesse avevano consentito di individuare e identificare i suoi sodali nonché, durante una perquisizione domiciliare, di arrestare il fratello sorpreso in possesso di circa 2 kg di hashish, ma non vi era traccia dell’uomo da arrestare.
Seguendo le tracce del soggetto, i Carabinieri erano giunti alla conclusione che lo stesso potesse avere una base logistica in Spagna, stato ove probabilmente vi si era trasferito per sfuggire alle ricerche sempre più pressanti e pertanto, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria veniva esteso il provvedimento di cattura in ambito europeo chiedendo la collaborazione quindi delle forze di polizia degli altri paesi, in particolare allo stato Spagnolo le cui autorità, dopo un mirato servizio ne eseguivano la cattura il 30 agosto scorso a Sitges, una località balneare a ovest di Barcellona. L’uomo si trova ora ristretto presso le carceri spagnole in attesa di provvedimento di estradizione.