Sesto Calende. Assessore alla Sicurezza della Città di Sesto Calende, Francesca Gualtieri, e la riflessione sui recenti episodi legati alla sicurezza urbana e sull’importanza di una collaborazione attiva tra cittadini, istituzioni e Forze dell’Ordine.
Nella lettera, l’Assessore alla sicurezza, Gultieri, cita un episodio recente che ha colpito molti a Sesto Calende:
“Il mio pensiero è andato alla notte del 24 dicembre nella quale un giovane, che si trovava a festeggiare
in piazza con gli amici, è stato brutalmente aggredito soltanto per aver chiesto ad altri ragazzi di non
scoppiare petardi tra le persone presenti”
Un’aggressione violenta ha sconvolto la vita di un cittadino, che dopo essere stato colpito al volto e alla nuca, si è visto costretto a rivolgersi alle autorità per ottenere giustizia. L’episodio, avvenuto [specificare luogo e data se noti], ha lasciato l’uomo con ferite lacero-contuse e un profondo senso di ingiustizia.
Qual era l’episodio citato da Gualtieri
L’aggressione e le conseguenze
La vittima, dopo essere stata colpita con violenza, è stata soccorsa e trasportata in ospedale dove è stata sottoposta a esami diagnostici, tra cui una risonanza magnetica, per accertare l’entità delle lesioni riportate. Medicato e dimesso la mattina seguente, l’uomo avrebbe potuto semplicemente riposarsi e dimenticare l’accaduto. Tuttavia, la notte passata in ospedale lo ha spinto a riflettere profondamente sull’accaduto, maturando la decisione di non lasciar correre e di agire per far sì che i responsabili fossero individuati e puniti.
La denuncia e l’appello alle istituzioni
Nonostante lo shock e le ferite riportate, la vittima ha deciso di non arrendersi e di rivolgersi alle istituzioni per chiedere aiuto. Ha sporto denuncia presso i Carabinieri, fornendo tutti gli elementi utili all’indagine e ha informato l’Amministrazione Comunale, rivolgendosi direttamente al Sindaco, al Vicesindaco e all’Assessore alla Sicurezza.
Nella lettera dell’Assessore si spiega:
“All’inizio si trattava di una denuncia “contro ignoti” dal momento che gli autori non erano conosciuti
personalmente, ma poi con altre testimonianze, fotografie e con l’aiuto dei Carabinieri a cui i soggetti
erano già noti, è stato possibile risalire ai nomi e avviare le azioni previste dalla legge.
Ora è fissata l’udienza davanti al Giudice di Pace.
Quel giovane non era solo, la sua famiglia gli era vicina. Era la mattina di Natale, non il recente
Natale 2024, ma quello del 2022. Quel giovane era mio figlio”.
L’impegno dell’Assessore con le altre istituzioni locali:
ne ho parlato a lungo in questi mesi e settimane negli incontri con l’ufficio
di Polizia Locale e i Carabinieri dedicate a questo problema del quale ci occupiamo quotidianamente.
La descrizione dell’accaduto è minuziosa da parte dell’Assessore he cita l’intervento dei Carabinieri che hanno “identificati i soggetti interessati e riportato alla calma la situazione senza tuttavia rilevare litigi o aggressioni in atto.
Visto il perdurare della presenza di numerosi giovani intenti a consumare bevande alcoliche hanno continuato a stazionare nel centro per consentire il deflusso ordinato dei presenti che è avvenuto intorno alle 3:30.
Al termine della nottata però nessuno è stato denunciato e nemmeno ha riportato lesioni per quanto a noi noto.
E alla fine della lettera si chiede l’aiuto dei cittadini per le denunce:
“Se i cittadini non si fossero limitati a segnalare ma avessero sporto denuncia i Carabinieri avrebbero
avuto a disposizione più elementi per proporre al Questore di disporre a carico dei soggetti
identificati, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso nei locali o a esercizi analoghi,
specificamente indicati, ovvero di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi locali, così
come previsto dagli arti. 13 e 13 bis del D.L. 14/2017.
In questa direzione ci si sta muovendo”.
La Gualtieri non risparmia una frecciata ai politici d‘Opposizione:
“Quegli stessi che nell’ultimo bilancio non hanno previsto risorse sufficienti a garantire un’organizzazione del personale della Polizia Locale idonea ad assicurare turni serali anche oltre il periodo estivo.
Tanto meno accetto richiami da chi non ha previsto né finanziato alcuna videosorveglianza della “nuova Marna”.
Non una sola telecamera è stata prevista in alcuna delle aree del progetto: né alla nuova sede del CSCK, né nel sottopassaggio pedonale e parcheggio e nemmeno nel nuovo edificio costato milioni di euro.
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