Sanità Lombarda: Monti (Lega) Replica ad Astuti (PD), “Nostra Eccellenza Sotto Attacco con Numeri Falsi”
La sanità lombarda torna al centro del dibattito politico regionale. Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione ‘Welfare’, replica duramente alle critiche mosse dal consigliere PD Samuele Astuti.
Monti accusa la sinistra di utilizzare dati non veritieri per attaccare il sistema sanitario regionale, in particolare quello varesotto. La difesa della Lega è netta: il modello lombardo rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutta Italia.
Secondo Monti, le dichiarazioni del Partito Democratico sulla sanità lombarda sarebbero parte di una strategia denigratoria ripetitiva. “La sinistra continua, come un disco rotto, a sfornare comunicati per attaccare o, peggio, denigrare la sanità lombarda, punto di riferimento per l’intero Paese”, afferma Monti.
Sottolinea la necessità di fare chiarezza, un dovere che la Lega sente “per rispetto dei cittadini”. La polemica si concentra sui dati di produzione chirurgica dell’ASST Sette Laghi, azienda sanitaria della provincia di Varese.
Il presidente della Commissione Welfare contesta cifre specifiche diffuse dal PD. Sostiene che tali numeri non corrispondano alla realtà operativa dell’azienda sanitaria varesotta. Monti presenta dati alternativi, evidenziando una crescita costante dell’attività chirurgica negli ultimi anni. La difesa della sanità lombarda passa quindi attraverso la presentazione di numeri dettagliati, volti a smentire la narrazione critica dell’opposizione e a riaffermare l’efficienza del sistema.
I Dati sulla Produzione Chirurgica: La Versione della Lega
Monti entra nel dettaglio dei numeri relativi all’ASST Sette Laghi. L’obiettivo è dimostrare un trend positivo e smentire eventuali accuse di immobilismo o declino. I dati forniti partono dal 2020, anno segnato pesantemente dalla pandemia Covid-19. In quell’anno, gli interventi chirurgici totali sono stati 16.030. Un numero significativo, nonostante le enormi difficoltà legate all’emergenza sanitaria.
Il consigliere leghista evidenzia una rapida ripresa e una crescita costante negli anni successivi. Già nel 2021, la produzione chirurgica è salita a 20.639 interventi. Un aumento considerevole rispetto all’anno precedente. Il trend positivo è proseguito nel 2022, con 23.796 interventi chirurgici effettuati. Nel 2023 si è registrato un ulteriore incremento, raggiungendo quota 24.577. Infine, i dati del 2024 confermano questa tendenza, attestandosi a 24.739 interventi.
Questi numeri, secondo Monti, dimostrano in modo inequivocabile l’impegno e l’efficienza dell’ASST Sette Laghi. Sottolineano la capacità del sistema di recuperare dopo la pandemia e di continuare a migliorare la propria performance. “Un trend importante e in costante crescita”, lo definisce Monti. Questa progressione numerica è la base su cui poggia la difesa dell’operato della sanità varesotta e, per estensione, di quella lombarda.
Il Peso degli Interventi d’Urgenza
Un aspetto cruciale nell’analisi dell’attività chirurgica è rappresentato dagli interventi eseguiti in regime di urgenza. Questi interventi non sono programmabili e rispondono a bisogni immediati e critici dei pazienti. Monti sottolinea l’importanza di questo dato. Evidenzia come, anche in questo ambito, l’ASST Sette Laghi mantenga livelli elevati di attività.
Secondo i dati presentati, gli interventi chirurgici urgenti si attestano costantemente oltre quota 5.000 all’anno. L’unica eccezione è il 2020, l’anno di maggior impatto della pandemia. Anche in quel periodo difficile, però, il numero di interventi urgenti è stato notevole: 4.973. Questo dato, per Monti, è sintomatico della resilienza del sistema. Dimostra la capacità di garantire risposte essenziali anche nelle condizioni più avverse.
Mantenere un alto volume di interventi urgenti è fondamentale per la sicurezza dei cittadini. Indica che l’ospedale riesce a far fronte alle emergenze in modo continuativo. È un indicatore di efficienza operativa e di capacità di gestione delle risorse. La Lega utilizza questo dato per rafforzare l’immagine di una sanità che funziona e risponde ai bisogni primari della popolazione.
L’Attività Ambulatoriale: un altro Segno di Crescita
Oltre agli interventi chirurgici in regime di ricovero, Monti pone l’accento sull’attività ambulatoriale. Questa categoria include interventi meno invasivi, che non richiedono il pernottamento in ospedale. Un esempio classico è l’intervento per la cataratta. Anche in questo settore, i dati forniti dalla Lega indicano una crescita costante e significativa.
Nel 2020, anno di partenza dell’analisi, gli interventi ambulatoriali (definiti anche BIC, Bassa Intensità Chirurgica) sono stati 6.251. Già nel 2021, si è registrato un notevole balzo in avanti, raggiungendo i 9.969 interventi. La crescita è continuata nel 2022, con 10.441 interventi ambulatoriali. Sia nel 2023 che nel 2024, l’ASST Sette Laghi ha superato la soglia degli 11.000 interventi chirurgici ambulatoriali.
Questo incremento costante nell’attività ambulatoriale è, per Monti, un altro segno di vitalità del sistema. Riflette la capacità di adottare tecniche chirurgiche moderne e meno invasive. Contribuisce a ridurre le liste d’attesa per interventi molto diffusi come la cataratta. E permette di liberare risorse nei reparti di degenza per i casi più complessi. È un aspetto importante dell’efficienza complessiva del sistema sanitario.
La Questione dei Dati Discordanti: Un Problema Informatico?
Il cuore della replica di Monti riguarda la discrepanza tra i dati da lui presentati e quelli presumibilmente diffusi dal PD. Monti afferma chiaramente che i numeri citati dall’opposizione “non riflettono la reale produzione di ASST Sette Laghi”. La causa di questa discordanza, secondo il consigliere leghista, sarebbe tecnica.
Si tratterebbe di “un problema di allineamento informatico”. Un disallineamento tra i sistemi di registrazione interni dell’ASST e, presumibilmente, i flussi informativi inviati a livelli superiori o utilizzati per le statistiche ufficiali. Monti aggiunge che si sta già lavorando per risolvere questo problema. È in programma la sostituzione dell’attuale software gestionale dell’azienda sanitaria. Questo intervento dovrebbe garantire in futuro una maggiore coerenza e affidabilità dei dati.
Questa spiegazione tecnica è fondamentale nella strategia difensiva della Lega. Serve a screditare i dati usati dall’opposizione senza mettere in discussione la trasparenza del sistema. Suggerisce che le critiche del PD si basino su un’anomalia tecnica, non su un reale calo di performance. È un modo per depotenziare l’attacco politico, riconducendolo a una questione di infrastruttura informatica in via di risoluzione.
Il Quadro Complessivo: Oltre 120.000 Interventi in 4 Anni
Per rafforzare ulteriormente la sua posizione, Monti fornisce un dato aggregato. Somma tutta la produzione chirurgica dell’ASST Sette Laghi nel periodo contestato dal PD (2020-2023). In questi quattro anni, gli interventi chirurgici in regime ordinario (ricovero) sarebbero stati 85.042. A questi si aggiungono 38.078 interventi chirurgici ambulatoriali (BIC).
Il totale complessivo della produzione chirurgica nel periodo 2020-2023 ammonterebbe quindi a 123.116 interventi. Monti confronta questo numero imponente con la cifra di 7.800 interventi che, secondo lui, sarebbe stata citata dal PD nel loro comunicato. Ribadisce che quel numero (7.800) non corrisponde alla realtà. E sottolinea come appaia “decisamente ridimensionato” rispetto alla produzione effettiva di oltre 123.000 interventi.
Questo confronto numerico ha un forte impatto retorico. Serve a evidenziare l’enorme differenza tra le due versioni. A presentare le critiche del PD come basate su dati palesemente errati o fuorvianti. Mira a convincere l’opinione pubblica che l’attacco alla sanità varesotta sia infondato e strumentale.
L’Attacco Politico e la Difesa del Modello Lombardo
Monti conclude la sua replica con una forte affermazione politica. Accusa nuovamente i “colleghi Dem.” di diffondere cifre non veritiere. Lo scopo, secondo lui, sarebbe unicamente quello di criticare la sanità lombarda a prescindere dai fatti. Ribadisce con forza la sua visione del sistema sanitario regionale.
“La sanità lombarda è un modello di eccellenza riconosciuto in tutta Italia”, afferma Monti. Questa dichiarazione riassume la posizione della Lega e del centrodestra che governa la regione. Una posizione difesa strenuamente contro le critiche ricorrenti delle opposizioni. Monti ricorda gli investimenti fatti da Regione Lombardia. Centinaia di milioni di euro ogni anno.
Questi investimenti, spiega, sono finalizzati a potenziare le strutture ospedaliere e territoriali. A migliorare le tecnologie. A ridurre le liste di attesa, uno dei temi più caldi del dibattito sulla sanità. Infine, Monti sottolinea un altro punto di forza rivendicato dalla Regione: l’attrattività del sistema lombardo. Centinaia di migliaia di pazienti provenienti da altre Regioni italiane scelgono ogni anno di curarsi in Lombardia. Questo fenomeno, noto come “mobilità attiva”, viene presentato come la prova definitiva dell’eccellenza del sistema.
Il Contesto Politico: Una Battaglia Continua
Lo scontro tra Emanuele Monti (Lega) e Samuele Astuti (PD) non è un episodio isolato. Si inserisce nel quadro di una battaglia politica costante sulla gestione della sanità in Lombardia. La sanità è una delle competenze principali delle Regioni italiane. Assorbe la maggior parte dei bilanci regionali. Ed è un tema molto sentito dai cittadini.
Il modello lombardo, caratterizzato da una forte presenza del settore privato accreditato accanto a quello pubblico, è da sempre oggetto di dibattito. Il centrodestra lo difende come un esempio di efficienza, libera scelta e innovazione. Il centrosinistra lo critica per le presunte disuguaglianze che creerebbe. Per le lunghe liste d’attesa nel pubblico. E per un presunto eccessivo favore verso il privato.
In questo contesto, ogni dato, ogni statistica, diventa materiale per lo scontro politico. Le interpretazioni divergono. Le accuse reciproche di usare numeri parziali o errati sono frequenti. La replica di Monti ad Astuti è un esempio tipico di questa dinamica. Riflette la polarizzazione del dibattito e la difficoltà di avere una visione condivisa basata su dati oggettivi e universalmente accettati.
L’Importanza della Trasparenza e della Correttezza dei Dati
Al di là delle posizioni politiche, questa vicenda solleva una questione importante. La necessità di trasparenza e correttezza nella comunicazione dei dati sulla sanità. I cittadini hanno il diritto di essere informati in modo chiaro e veritiero sull’efficienza del sistema sanitario che li serve. Le decisioni politiche dovrebbero basarsi su analisi accurate, non su dati contestati o potenzialmente errati.
Il problema dell’allineamento informatico sollevato da Monti, se confermato, è significativo. Sistemi informativi sanitari efficienti e interoperabili sono fondamentali. Servono per monitorare le performance, programmare le risorse, garantire la trasparenza. La prevista sostituzione del gestionale all’ASST Sette Laghi potrebbe essere un passo nella giusta direzione.
È auspicabile che il dibattito politico sulla sanità, pur mantenendo le legittime differenze di visione, possa svolgersi sulla base di dati il più possibile solidi e condivisi. Questo aiuterebbe a costruire un confronto più costruttivo. E a identificare le reali criticità e le possibili soluzioni per migliorare un servizio essenziale per tutti i cittadini.
Conclusione: Difesa d’Ufficio o Realtà dei Fatti?
La replica di Emanuele Monti ad Samuele Astuti è una difesa appassionata della sanità lombarda e varesotta. Presenta dati dettagliati che mostrano una crescita costante dell’attività chirurgica all’ASST Sette Laghi. Contesta frontalmente i numeri usati dall’opposizione, attribuendo la discrepanza a problemi tecnici informatici. Ribadisce la visione della Lega: il sistema sanitario lombardo è un’eccellenza nazionale.
Questa posizione si scontra con le critiche del Partito Democratico, che evidentemente legge i dati in modo diverso o utilizza fonti differenti. La verità dei numeri, soprattutto quando si parla di sistemi complessi come quelli sanitari, può essere difficile da stabilire in modo assoluto. Problemi di raccolta, classificazione e comunicazione dei dati possono effettivamente esistere.
Resta il fatto che la sanità lombarda continua a essere un terreno di scontro politico primario. La Lega e il centrodestra difendono il modello esistente e rivendicano i risultati. Il PD e il centrosinistra ne evidenziano le criticità e propongono alternative. In questo contesto, la trasparenza dei dati e la loro corretta interpretazione diventano fondamentali. L’intervento di Monti mira a ristabilire quella che lui ritiene la verità dei fatti, respingendo gli attacchi e riaffermando l’immagine di una sanità efficiente e in crescita. Sarà il tempo, e forse un’analisi più approfondita e indipendente dei dati, a fornire un quadro definitivo. Nel frattempo, il dibattito sulla sanità lombarda è destinato a continuare.
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