Oro nei capelli, Rho: scoperto dipendente infedele con 2 kg di metallo prezioso nascosti nei dreadlocks
Una storia incredibile arriva da Rho, nel Milanese. Un uomo è stato scoperto mentre rubava oro sul posto di lavoro, nascondendolo nei suoi lunghi capelli. Il caso è stato ribattezzato come il furto dell’oro nei capelli a Rho.
Rho, il protagonista è un operaio di 38 anni che lavorava in una fonderia locale. Per quasi un anno avrebbe sottratto oro grezzo, eludendo i controlli grazie ai suoi dreadlocks. Il caso ha dell’incredibile e ha attirato l’attenzione della stampa e delle autorità.
Il furto è venuto alla luce solo grazie a un controllo casuale in un negozio di compravendita. Il sospetto ha tradito la sua agitazione e ha consegnato spontaneamente una lamina d’oro. È così che l’ingegnoso caso dell’oro nei capelli a Rho è stato smascherato.
Come è stato scoperto il furto
L’uomo si era presentato in un negozio di compravendita dell’oro come un cliente qualsiasi. Tuttavia, il suo comportamento nervoso ha insospettito i titolari. Le autorità sono state subito contattate.
Durante un controllo sul posto, l’operaio ha consegnato spontaneamente una lamina di oro grezzo. Pesava circa 250 grammi ed era valutata attorno ai 23mila euro.
Da quel momento, è partita l’indagine. Le forze dell’ordine hanno ricostruito un quadro inquietante: l’uomo rubava oro da mesi, nascosto nei suoi dreadlocks, per poi rivenderlo nei negozi della zona.
La tecnica: oro nascosto nei dreadlocks
Il dettaglio più curioso e sorprendente di questa vicenda è la tecnica usata. Il dipendente infedele aveva escogitato un metodo insolito ma efficace: nascondere il metallo prezioso tra i suoi capelli.
I dreadlocks, spessi e fitti, hanno permesso all’uomo di superare per mesi i controlli di sicurezza interni. Nonostante la presenza di un metal detector all’uscita della fonderia, nessuno si era accorto del trucco.
Secondo gli investigatori, l’uomo riusciva a inserire piccole lamine o frammenti d’oro tra i nodi dei capelli. Un metodo ingegnoso, ma non sufficiente a garantirgli l’impunità.
Un bottino da 150mila euro
Nel corso delle indagini, è emerso che l’uomo avrebbe sottratto quasi due chili di oro. La quantità è impressionante, considerando il valore di mercato del metallo prezioso.
Il bottino, secondo le stime, ammonta a circa 150mila euro. L’operaio avrebbe rivenduto l’oro rubato in diversi esercizi della provincia milanese, ottenendo così guadagni ingenti.
Le autorità stanno verificando eventuali complicità da parte di commercianti, anche se al momento l’unico indagato è il dipendente.
Denunciato per furto aggravato
L’uomo è stato denunciato a piede libero per furto aggravato. Le prove raccolte sono considerate sufficienti a sostenere l’accusa.
La fonderia dove lavorava ha collaborato con gli inquirenti. Sono in corso accertamenti interni per valutare eventuali falle nel sistema di sicurezza.
L’azienda, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, fonti interne parlano di stupore e delusione per quanto accaduto.
Le reazioni a Rho
La notizia ha fatto rapidamente il giro del paese. Rho è una cittadina tranquilla e questo episodio ha sorpreso molti residenti.
Nei bar e sui social locali, il caso dell’oro nei capelli a Rho è diventato virale. C’è chi scherza sulla creatività del metodo, ma anche chi riflette sulla gravità del gesto.
Molti si chiedono come sia stato possibile che un furto simile passasse inosservato per così tanto tempo.
I rischi della rivendita illegale
Il caso evidenzia anche i rischi legati alla compravendita non tracciata di metalli preziosi. Non tutti i negozi verificano la provenienza dei materiali in modo adeguato.
Gli inquirenti stanno ora controllando i punti vendita dove l’uomo si recava.
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