Reggio Emilia, i rastrellamenti dell’eccidio del Cavòn, identificati dai Carabinieri altre 4 vittime
Reggio Emilia 23 Dicembre 2024, ulteriori approfondimenti sui resti rinvenuti in data 9 Marzo del 1991, nel territorio del Comune di Campagnola Emilia, riconducibili ad alcune delle persone scomparse alla fine del mese di Aprile del 1945, proprio in quel territorio, e poi infossate in località Cavòn, grazie al lavoro di accertamento svolto dai Carabinieri, si è risaliti all’accertamento delle identità di altre 4 vittime.
La figlia di una coppia scomparsa la scomparsa
Le indagini sono state stimolate dalla figlia di una coppia scomparsa, la quale il 1 settembre scorso, ha dichiarato di aver effettuato il test del DNA, per il riconoscimento dei suoi genitori, e di non aver avuto più alcuna notizia, sull’esito.
Sulla base di tale racconto la Procura della Repubblica ha proceduto a ricercare tutta la documentazione custodita in archivio, in relazione al rinvenimento di questi resti scheletrici.
18 persone, 15 delle quali con certezza di sesso maschile, 3 di sesso non determinabile sulla base degli elementi rinvenuti ed un anello, che si presume sia appartenuto all’occultamento di un cadavere di sesso femminile
Dalla verifica condotta sul fascicolo processuale aperto nel 1991 a carico di “ignoti” è emerso che sono sati recuperati i resti scheletrici di 18 persone, 15 delle quali con certezza di sesso maschile, 3 di sesso non determinabile sulla base degli elementi rinvenuti ed un anello che pur in assenza di altri elemento, lasciava ipotizzare l’occultamento del cadavere di una persona di sesso femminile.
L’analisi medico-legale sui suddetti reperti scheletrici, condotta secondo le tecniche d’indagine all’epoca disponibili, unitamente ad altri oggetti ed effetti personali rinvenuti sul luogo dello scavo, hanno consentito nel 1991, agli specialisti dell”istituto di Medicina Legale di Modena di pervenire all’identificazione certa di 9 persone, tra cui il genitore della signora che ha reso l’intervista, mentre le altre 9 non hanno avuto identificazione.
Nel 2009 i Carabinieri di Carmagnola Emilia hanno depositato, a quelli del RIS di Parma, 10 cassetta contenenti resti scheletrici, relativi ai 9 resti non identificati, per lo svolgimento delle caratterizzazione genetica, nel 1991 non effettuato, perché non nota all’esito della quale sono state accertate altre 3 compatibilità mentre nessun mach positivo è stato ottenuto dal campione di DNA depositati da colei che ha reso l’intervista.
Le analisi genetiche in corso, effettuate dai Carabinieri del RIS di Parma sui resti contenuti nella cassetta attribuita al padre dell’intervistata, non hanno rivelato alcuna compatibilità con quest’ultimo. mentre hanno evidenziato 2 distinti profili genetici, uno identificato come ignoto (poiché non è allo stato emerso alcun mach con i profili disponibili), ed il secondo attribuibile con certezza ad uno degli scomparsi, a seguito dei rastrellamento effettuati a Campagnola nel 1945, e mai precedenza indentati.
Dell’avvenuta identificazione dei 4 soggetti, il cui esame del DNA è stato positivo è stata data notizia a famigliari superstiti, ed al Ministero della Giustizia, che nel tempo ha richiesto notizie in seguito a varie interrogazioni della Camera dei epurati