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    Ndrangheta nelle banche canadesi

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    By Redazione on 18 Aprile 2024 Cronaca
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    ### La ‘Ndrangheta e il Settore Bancario Canadese: uno sguardo alle accuse,  fonte Occrp.

    La presenza della ‘Ndrangheta a Toronto ha sollevato preoccupazioni significative riguardo le infiltrazioni nel sistema finanziario.

    Un colloquio riportato:

    Tredicimilatrecento, dimmi perché? ” Figliomeni chiese a Martino.

    “ Tre giorni brevi, ‘ perché erano assegni di febbraio, ” ha risposto il banchiere.

    “ Sempre una scusa! ” Figliomeni abbaiò a Martino.

    Non sapevano, la polizia stava ascoltando.

    Uno degli aspetti più allarmanti di questa situazione riguarda il legame tra alcuni membri di questa organizzazione criminale e il personale di due eminenti istituti bancari canadesi: la Royal Bank of Canada (RBC) e la Toronto-Dominion Bank (TD).

    #### Coinvolgimento di Banchieri

    Secondo indagini recenti, Angelo Figliomeni, un immigrato italiano in Canada e presunto capo di una fazione della ‘Ndrangheta, avrebbe instaurato rapporti stretti con dipendenti di queste due banche.

    Nonostante Figliomeni abbia declinato ogni commento e le accuse contro di lui non siano mai state formalizzate in tribunale, la sua vicinanza a certi banchieri solleva dubbi inquietanti.

    Documenti giudiziari e un rapporto della polizia hanno rivelato che due banchieri sono stati oggetto di indagini per aver presumibilmente assistito il gruppo nel riciclare proventi illeciti.

    Inoltre, attraverso i registri di sorveglianza della polizia italiana, è emerso un collegamento tra un altro dipendente di TD e il gruppo Figliomeni.

    #### Accuse e Risposte delle Banche

    Uno dei banchieri di RBC è stato formalmente accusato di riciclaggio di denaro. La banca ha risposto affermando di aver rilevato transazioni sospette collegate a questa persona. Tuttavia, le accuse non sono state portate in tribunale e il banchiere ha rifiutato di rispondere pubblicamente alle accuse.

    D’altra parte, nessuno dei banchieri di TD è stato formalmente accusato. Uno di loro rimane in congedo amministrativo, mantenendo una posizione ambigua all’interno dell’istituto bancario. Anche in questo caso, le implicazioni di tali rapporti restano un’area di preoccupazione, non solo per le autorità ma anche per l’integrità del sistema finanziario canadese.

    ### Conclusione

    Le implicazioni di queste connessioni tra il crimine organizzato e il settore bancario sono profonde, influenzando la percezione della sicurezza e della trasparenza finanziaria in Canada.

    Mentre le indagini continuano, la comunità finanziaria e i cittadini attendono risposte chiare e azioni concrete per garantire che il sistema bancario non sia complice delle attività criminali.

    18 APRILE 2024

    Ndrangheta nelle banche canadesi

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    18 APRILE 2024

    De Pierro nuovamente minacciato

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    Truffatrice smascherata a Rho Pero: Polizia e famiglia collaborano per una bella sorpresa Rho Pero (MI): Una truffatrice che tentava di raggirare un'anziana signora è stata smascherata e arrestata grazie alla collaborazione tra la signora Giuliana, la sua figlia e gli agenti del Commissariato di Polizia di Rho Pero. Un tentativo di raggiro ben architettato La signora Giuliana, 84 anni, ha ricevuto una telefonata da una donna che, spacciandosi per la sua nipote, le ha chiesto denaro e gioielli per poter pagare delle cure mediche. La finta nipote le ha raccontato di trovarsi ricoverata in ospedale in gravi condizioni e di avere urgente bisogno di aiuto. L'intuito della signora Giuliana e la collaborazione con la figlia Nonostante la preoccupazione per la nipote, la signora Giuliana ha avuto un presentimento che qualcosa non andasse per il verso giusto. Mentre continuava a parlare al telefono fisso con la truffatrice, ha iniziato a inviare messaggi alla figlia tramite cellulare. La figlia, con calma e lucidità, ha rassicurato la madre dicendole che la vera nipote era a casa sana e salva. L'intervento della Polizia e la trappola per la truffatrice Con la conferma dei sospetti, la signora Giuliana e la figlia hanno contattato la Polizia di Stato. Gli agenti del Commissariato di Rho Pero, diretti dal Commissario Capo Dott.ssa Michela Palladino, hanno suggerito alla signora di preparare un sacchetto con all'interno una scatolina vuota da consegnare alla truffatrice al suo arrivo. L'arresto della truffatrice Al momento dell'incontro, la truffatrice si è presentata a casa della signora Giuliana come concordato. Nel momento in cui ha ricevuto il sacchetto, gli agenti della Polizia, appostati nelle vicinanze, sono intervenuti e l'hanno arrestata. Un esempio di collaborazione e di pronto intervento Questa vicenda rappresenta un esempio di come la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine possa essere efficace nel contrastare i fenomeni di truffa, soprattutto ai danni delle persone anziane. La prontezza e l'intuito della signora Giuliana, insieme alla freddezza della figlia e al tempestivo intervento della Polizia, hanno permesso di smascherare la truffatrice e di assicurarla alla giustizia.
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