Milano, condannato a 12 anni e 2 mesi, il marocchino irregolare, che tentò di uccidere un poliziotto a coltellate
I Viceispettore, riuscì a salvarsi grazie all’intervento dei colleghi.
L’agente in seguito lottava tra la vita e la morte, in seguito alle delicatissime operazioni chirurgiche, eseguite dai medici dell’ospedale Niguarda, necessarie per salvargli al vita.
La sentenza è stata decisa dalla gup Silvia Perrucci, la pm Maura Ripamonti aveva chiesto 13 anni e 4 mesi, di pena per l’imputato
La gup Perrucci, aveva già respinto la richiesta della difesa, che chiedeva una perizia psichiatrica per l’omicida marocchino, motivando che l’imputato non era affatto affetto da patologie psichiatriche.
Il poliziotto, assistito dall’avvocato Massimo Del Confetto, si è costituito parte civile nel processo.
Le accuse nei confronti del 37enne :
- tentato omicidio;
- resistenza, lesioni nei confronti di altri due agenti;
- porto del coltello (lungo 30 centimetri con lama di 20);
- false attestazioni sull’identità, durante vari controlli effettuati negli anni da parte delle forze dell’ordine il marocchino aveva usato 22 alias diversi:
- lesioni ad una donna che la sera del tentato omicidio, il marocchino colpì alla testa con dei sassi “sassi” presi, lanciati dall’alto, nella via adiacente alla stazione;
- “attentato alla sicurezza dei trasporti”, perché scagliò quelle pietre anche contro “treni in movimento”. Infine, era imputato pure per danneggiamento di un treno regionale.
Il 37enne difeso dall’avvocato Tiziana Bacicca, aveva dichiarato sotto interrogatorio, che non si era accorto che si trattava di un poliziotto, e che secondo lui era perseguitato da alcune persone, sostenendo di fare uso spropositato di Rivotril, (benzodiazepine).
Fortunatamente la giudice ha disposto che il 37enne venga espulso, dopo aver scontato la pena.
Il legale del poliziotto ha ribadito in aula che non c’è nessuna “tutela assicurativa per gli accadimenti in servizio e può solo sperare semmai nella buona lena delle persone della società civile, che magari possono fare un fondo per aiutarlo” – “hanno solo un’assicurazione che gli copre i grandi interventi medici e prendono i giorni di malattia e lo stipendio” (fonte Ansa).