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    Malpensa, pure Sergio Fusco ci ha lasciato.
    Malpensa, pure Sergio Fusco ci ha lasciato.

    Malpensa, pure Sergio Fusco ci ha lasciato..

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    By Giuseppe Criseo on 28 Luglio 2024 Cronaca
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    Malpensa. ora “Silvio Berlusconi”, è molto richiesto dai passeggeri per la sua posizione e la quantità di voli e tratte europee e intercontinentali.

    E’ pure, Malpensa, luogo di lavoro di circa 15 mila persone che con l’indotto diventano 3 o 4 volte superiore.

    Al suo interno, Malpensa,  ci sono tantissime persone impegnate in attività logoranti a causa dei turni, degli straordinari che in tanti sono “costretti” a fare per arrotondare gli stipendi che non sono piu’ quelli di una volta e i continui aumenti dell’energia e dei prezzi, spingono alla loro ricerca ed utilizzo.

    Il personale fa l’impossibile per portare il pane a casa, accettando condizioni lavorative che sempre piu’ spesso portano stress, fatica fisica e mentale non da poco.

    Fattori che uniti a questioni personali, come la scarsa vita sociale ( provocata dai turni),  i conflitti interni e famigliari dovuti alla difficile presenza nell’accudire i figli, possono dare una “spinta” negativa al fisico umano che, oltre un certo limite non regge:

    sono parecchi i casi di colleghi, chi parla lavora ancora per poco in aeroporto da decenni, deceduti per tumori e/o infarti.

    E di questo parliamo a seguito della dipartita terrena di Sergio Fusco, bravissima persona e grande lavoratore , e di cui le indiscrezioni circolanti, danno fino a smentita dei famigliari di cui daremo conto se dovesse esserci, a causa di un infarto.

    Al di là del caso specifico, i casi sono parecchi e qualcuno dovrebbe riflettere su questa condizione “inumana” con gli accorgimenti organizzativi e preventivi soprattutto per alleviare le sofferenze di chi lavora, tenendo conto che come risulta dai dati anche Fiumicino soffre per la carenza dei lavoratori che si stanno pure licenziando.

    Perdere personale capace ed esperto in un’ambiente particolare dove ci vogliono mille occhi ed esperienza per i tanti “attori” coinvolti nelle operazioni di carico e scarico: di questo si tratta.

    Il caso doloroso della perdita di Sergio è l’ultimo di una lunga serie e prima o poi dovrebbe far riflettere con soluzioni tecnologiche, organizzative e di minore impatto per la salute umana, la cosa che viene prima di tutto.

    Parliamo ora dell’infarto, che assieme ai tumori è all’origine di tantissime morti di colleghi non giovanissimi neppure “centenari”.

    Cos’è l’Infarto: Cause e Origine

    L’infarto miocardico, comunemente noto come attacco di cuore, è una condizione medica grave causata dalla riduzione o interruzione del flusso sanguigno a una parte del cuore. Questo blocco è spesso il risultato di un accumulo di placche di grasso, colesterolo e altre sostanze nelle arterie coronarie, che alimentano il cuore. Quando una placca si rompe, può formare un coagulo di sangue che ostruisce il flusso sanguigno, danneggiando il tessuto cardiaco.

    Le principali cause di infarto includono:

    1. Aterosclerosi: L’indurimento e il restringimento delle arterie a causa dell’accumulo di placche.
    2. Trombosi coronarica: La formazione di un coagulo di sangue in una delle arterie coronarie.
    3. Spasmi coronarici: Temporanei restringimenti delle arterie coronarie che possono ridurre il flusso sanguigno al cuore.
    4. Embolia coronarica: Un coagulo di sangue o altra sostanza che viaggia attraverso il flusso sanguigno e si deposita in un’arteria coronaria.

    Sintomi e Segnali di Allarme

    Riconoscere i sintomi di un infarto è cruciale per ottenere un trattamento tempestivo. I segnali comuni includono:

    • Dolore toracico o disagio, spesso descritto come una pressione, pienezza o sensazione di schiacciamento.
    • Dolore che si irradia a braccia, spalle, collo, mandibola o schiena.
    • Difficoltà respiratorie.
    • Sudorazione fredda.
    • Nausea o vomito.
    • Vertigini o svenimenti.

    Fattori di Rischio

    Diversi fattori possono aumentare il rischio di infarto:

    • Età: Gli uomini di età superiore ai 45 anni e le donne di età superiore ai 55 anni hanno un rischio maggiore.
    • Storia familiare: Un’anamnesi familiare di malattie cardiache può aumentare il rischio.
    • Fumo: Il tabacco danneggia le arterie e favorisce l’accumulo di placche.
    • Ipertensione: La pressione sanguigna alta può danneggiare le arterie nel tempo.
    • Colesterolo alto: Livelli elevati di colesterolo cattivo (LDL) contribuiscono alla formazione di placche.
    • Diabete: Il diabete aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.
    • Obesità: Il peso eccessivo stressa il cuore e contribuisce all’aterosclerosi.
    • Sedentarietà: La mancanza di esercizio fisico regolare può aumentare il rischio.

    La Correlazione tra Caldo e Infarto

    Il caldo estremo può aumentare il rischio di infarto, specialmente tra le persone vulnerabili come gli anziani, i malati cronici e coloro che assumono certi farmaci. Il calore eccessivo può causare stress sul sistema cardiovascolare in diversi modi:

    1. Disidratazione: La perdita di fluidi può aumentare la viscosità del sangue, rendendo più probabile la formazione di coaguli.
    2. Aumento della Frequenza Cardiaca: Il corpo tenta di raffreddarsi aumentando il flusso sanguigno alla pelle, il che può mettere a dura prova il cuore.
    3. Squilibrio Elettrolitico: La sudorazione eccessiva può portare a perdita di sodio e potassio, elementi essenziali per la funzione cardiaca.
    4. Aumento della Pressione Sanguigna: Il calore può causare vasodilatazione seguita da un aumento della pressione sanguigna quando il corpo tenta di mantenere una temperatura stabile.

    Prevenzione Durante il Caldo

    • Idratazione: Bere molti liquidi, evitando bevande alcoliche e caffeinate.
    • Ambienti Freschi: Stare in luoghi climatizzati durante le ore più calde della giornata.
    • Vestirsi Leggero: Indossare abiti leggeri e di colore chiaro.
    • Attività Fisica: Evitare esercizi intensi durante le ore più calde.

    Incidenza degli Infarti: Dati e Statistiche

    L’infarto miocardico è una delle principali cause di morte nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno circa 17,9 milioni di persone muoiono per malattie cardiovascolari, rappresentando il 31% di tutte le morti globali. Di questi, circa 85% sono dovuti a infarti e ictus.

    Chi è più Colpito?

    • Sesso: Gli uomini hanno un rischio maggiore di infarto rispetto alle donne, sebbene il rischio per le donne aumenti dopo la menopausa.
    • Età: Il rischio di infarto aumenta con l’età.
    • Razza: Alcune etnie, come gli afroamericani, hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari.

    L’Impatto del Lavoro a Turni sul Rischio di Infarto

    Il lavoro a turni, soprattutto quello notturno, può influire negativamente sulla salute cardiovascolare. Numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra il lavoro a turni e un aumento del rischio di infarto. I motivi principali includono:

    1. Disregolazione del Ritmo Circadiano: Il corpo umano è progettato per seguire un ciclo sonno-veglia naturale. I turni notturni disturbano questo ritmo, causando stress cronico e problemi di salute.
    2. Disturbi del Sonno: La qualità del sonno è spesso compromessa per chi lavora a turni, portando a una privazione del sonno che è associata a ipertensione, obesità e diabete.
    3. Stile di Vita: I lavoratori a turni tendono ad avere stili di vita meno salutari, con diete irregolari, meno attività fisica e maggiore consumo di cibi non salutari e bevande stimolanti.
    4. Stress: Il lavoro a turni può aumentare i livelli di stress, un noto fattore di rischio per le malattie cardiache.

    Studi e Ricerca

    Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha trovato che i lavoratori a turni hanno un rischio del 23% maggiore di infarto rispetto a coloro che lavorano orari diurni regolari. Altri studi suggeriscono che il rischio aumenta con la durata del tempo trascorso lavorando a turni irregolari.

    Prevenzione per i Lavoratori a Turni

    • Routine di Sonno: Stabilire e mantenere una routine di sonno regolare, anche nei giorni liberi.
    • Alimentazione: Adottare una dieta equilibrata, evitando pasti pesanti prima di dormire.
    • Attività Fisica: Fare esercizio fisico regolare per migliorare la salute cardiovascolare.
    • Gestione dello Stress: Utilizzare tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga per ridurre lo stress.
    • Controlli Medici: Sottoporsi a regolari controlli medici per monitorare la salute cardiovascolare.

    Conclusione

    L’infarto miocardico è una condizione medica grave che richiede attenzione e prevenzione. Diversi fattori possono aumentare il rischio di infarto, tra cui le condizioni climatiche estreme e il lavoro a turni. È essenziale adottare uno stile di vita sano, monitorare i fattori di rischio e seguire le raccomandazioni mediche per ridurre le probabilità di incorrere in questa patologia. La consapevolezza e l’educazione su questi temi possono fare la differenza nella prevenzione degli infarti e nella promozione di una vita lunga e sana.

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