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    Malpensa. Protesta degli anarchici

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    By Giuseppe Criseo on 13 Luglio 2025 Cronaca
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    Malpensa. Varese, 12 luglio 2025 – Un episodio di notevole rilevanza per l’ordine pubblico si è verificato nella giornata di ieri, 11 giugno, presso l’aeroporto di Malpensa.

    Quattro individui, identificati come appartenenti all’area anarchica milanese, sono stati destinatari di provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio. La loro azione, una vera e propria protesta a Malpensa, mirava a impedire il rimpatrio di un cittadino straniero irregolare.

    La Protesta a Malpensa: Un Tentativo di Blocco Volo

    L’allerta è scattata nel pomeriggio di ieri, quando la Digos della Questura di Varese, in stretta collaborazione con la Digos di Milano, ha intercettato segnali preoccupanti. Attraverso un attento monitoraggio delle fonti aperte, in particolare dei social network, erano emersi post che preannunciavano un’azione di forza. L’obiettivo dichiarato era chiaro: impedire il decollo di un volo diretto a Casablanca, a bordo del quale si trovava un cittadino straniero in procinto di essere rimpatriato.

    La vigilanza si è concentrata sul Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. Qui, nei pressi dei banchi del check-in del volo Royal Air Maroc, il personale della Digos ha intercettato le quattro donne. Provenienti da circuiti anarchici attivi nel milanese, le manifestanti non erano lì per caso. Erano equipaggiate con centinaia di volantini, il cui contenuto era esplicitamente provocatorio.

    I volantini contenevano frasi che istigavano i passeggeri del volo a boicottare la partenza. L’intento era quello di creare disordini e forme di protesta tali da impedire fisicamente il decollo dell’aereo. L’obiettivo finale era chiaro: ostacolare il rimpatrio dello straniero irregolare, una procedura amministrativa e legale.

    L’Intervento Decisivo delle Forze dell’Ordine

    Di fronte a una situazione che avrebbe potuto degenerare in disordini e interruzioni di pubblico servizio, le forze dell’ordine hanno agito con prontezza e determinazione. Il personale della Digos, già sul posto grazie all’attività di intelligence preventiva, è intervenuto per fermare le quattro donne prima che la loro azione potesse causare gravi turbative.

    L’attività istruttoria, condotta con meticolosità dalla Divisione Anticrimine della Questura di Varese, ha permesso di raccogliere tutti gli elementi necessari. Sulla base di queste evidenze, il Questore di Varese, Dott. Carlo Mazza, ha emesso i provvedimenti del caso. La sua decisione riflette l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi all’interno di infrastrutture critiche come un aeroporto internazionale.

    Le Conseguenze Legali: Fogli di Via e Denunce

    Le quattro donne sono state immediatamente fermate e identificate. Nei loro confronti sono stati notificati quattro provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio. Si tratta di una misura di prevenzione personale, prevista dalla legge italiana, che impone a un soggetto di non fare ritorno in determinati comuni per un periodo stabilito. In questo caso, la durata del divieto è di tre anni, e riguarda specificamente i Comuni di Ferno e Somma Lombardo, dove si trova l’aeroporto di Malpensa.

    Questa misura è adottata quando si ritiene che la presenza di un individuo in un determinato territorio possa rappresentare un pericolo per la sicurezza pubblica o l’ordine. Impedendo loro di frequentare l’area aeroportuale, si mira a prevenire future azioni di disturbo o illegalità.

    Oltre al Foglio di Via, le quattro manifestanti verranno anche denunciate per “istigazione a delinquere”. Questo reato si configura quando una persona incita pubblicamente altri a commettere uno o più reati. Nel contesto aeroportuale, l’incitamento a boicottare un volo o a creare disordini può avere gravi ripercussioni sulla sicurezza dei passeggeri e sulla regolarità delle operazioni aeree, configurando potenzialmente reati più gravi come l’interruzione di pubblico servizio o la violenza privata.

    Il Contesto dei Rimpatri e la Sicurezza Aeroportuale

    L’episodio di Malpensa si inserisce in un contesto più ampio di gestione dei flussi migratori e delle procedure di rimpatrio. I rimpatri di cittadini stranieri irregolari sono operazioni ordinarie, condotte dalle autorità competenti nel rispetto delle normative nazionali e internazionali. Tali procedure sono spesso oggetto di contestazione da parte di gruppi antagonisti, che le considerano lesive dei diritti umani o ingiuste.

    Tuttavia, gli aeroporti, come Malpensa, sono infrastrutture strategiche e sensibili. La loro sicurezza è prioritaria per la tutela dei milioni di passeggeri che vi transitano ogni anno e per la regolarità del traffico aereo. Qualsiasi tentativo di turbare l’ordine o di ostacolare le operazioni è trattato con la massima serietà dalle forze dell’ordine.

    La prontezza dell’intervento della Digos e la successiva emissione dei Fogli di Via da parte del Questore di Varese dimostrano la ferma volontà delle autorità di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità e di garantire la piena operatività e sicurezza dell’aeroporto di Malpensa. Questo episodio serve da monito per chiunque intenda utilizzare luoghi pubblici e infrastrutture critiche come palcoscenico per azioni di protesta che travalicano i limiti della legalità, mettendo a rischio l’ordine e la sicurezza collettiva.

    Le indagini potrebbero proseguire per accertare eventuali ulteriori collegamenti o responsabilità, ma l’azione immediata ha permesso di contenere la situazione e di ripristinare la piena normalità operativa all’interno dello scalo varesino.

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