Aveva 74 anni la donna lecchese morta di legionella mentre era in vacanza in un appartamento a Olbia con la famiglia
Lecchese morta di legionella
Era in vacanza dai primi di luglio in Sardegna col marito e un nipotino la donna lecchese morta di legionella.
Dopo un paio di settimana i figli l’hanno raggiunta, ma al loro arrivo a Olbia la donna stava già molto male.
Il cuore di Loredana Pini ha smesso di funzionare dopo 18 giorni di agonia, stroncato dalla legionella.
La lecchese era una pensionata molto nota nella sua città, era una volontaria nella parrocchia di San Francesco e nelle associazioni sportive del suo quartiere.
Una commerciante storica
In precedenza era stata una commerciante storica di Lecco dove aveva operato prima come commessa in una profumeria, poi come titolare di una gelateria.
Loredana ha cominciato a stare male dopo pochi giorni dal suo arrivo nell’isola.
I suoi sintomi erano febbre, tosse, e difficoltà di respirazione.
Loredana al suo ricovero in rianimazione è risultata subito negativa al covid, ma aveva contratto qualcosa di diverso e ancor più grave.
Il batterio della legionella solitamente viene veicolato dall’acqua, ma può anche essere trasmesso per via aerea.
Non è ancora chiaro il modo in cui la donna ha contratto il virus e neanche il dove.
Potrebbe averlo contratto a casa sua prima di partire, o durante il viaggio, magari sul traghetto.
Le ATS territoriali sono informate e stanno indagando.
I funerali verranno celebrati mercoledì a Lecco e le sue ceneri saranno invece tumulate a Mandello del Lario, suo paese di origine.
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