Le minoranze a Malnate. Presentate 12 mozioni e 1 interrogazione che non potevano attendere. Lega e Fratelli d’Italia convocano un consiglio comunale per la pace.
Si parlerà di temi internazionali come la guerra in Ucraina e nazionali come l’acqua potabile per arrivare a temi locali come le asfaltature cittadine, la necessità di nuove aree cani, lo spaccio fino ad arrivare al punto caldo:
la gestione personalistica della “cosa pubblica” con due punti che non mancheranno di scaldare gli animi trattando di due temi delicati quali la farmacia comunale e la gestione dei servizi sociali cittadini.
Si pre-annuncia quindi un consiglio infuocato. Di seguito il testo di due mozioni in favore della pace e dell’Ucraina.
Mozione in favore dei bimbi Ucraini
I Gruppi Consiliari Lega Nord e Fratelli d’Italia, unitamente al Gruppo Civico Malnate Ideale,
INVITANO
l’Amministrazione comunale a farsi promotrice di una iniziativa in favore dei bambini colpiti dalla guerra.
L’idea è quella di creare dei pacchi dono differenziati per genere ed età in cui inserire prodotti di conforto (es. vestiti, giochi, peluches ecc.) con una foto/disegno del bambino/a che li dona con un messaggio di vicinanza al bimbo/a che lo riceverà. Un modo per dimostrare solidarietà nella distanza e far sapere ai bimbi colpiti dalla guerra che non sono soli ma che trovano nella città di Malnate tanti amici, di tutte le età, che li sostengono.
Consapevoli del fatto che sul territorio esistono già realtà attive su questo fronte
SI IMPEGNA
l’Amministrazione comunale oltre che a promuove la suddetta proposta a fornire e coordinare la logistica necessaria allo sviluppo sinergico di tutte le azioni poste in essere da associazioni e cittadini del Comune di Malnate affinché queste iniziative possano risultare più unitarie e significative.
MOZIONE PACE
La crisi Ucraina di queste ore, che sta destando grande apprensione e angoscia nella comunità internazionale, rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell’Europa.
Il passato è pieno di guerre che hanno destabilizzato il mondo e proprio per questo la nostra Costituzione, attraverso l’art.11 ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
È necessario che la Comunità internazionale e la politica Italiana concordemente predispongano una linea politica, diplomatica e economica finalizzata a preservare gli interessi nazionali dagli inevitabili riflessi economici che comporta la guerra in Ucraina. Una vera pace è possibile passando per una diplomazia europea che si faccia mediatrice di pace e non blocco di guerra.
Diffidiamo di chi dice di agire per la giustizia e la pace e lo fa armando le vittime e alimentando uno scontro sociale, politico, economico ed energetico fino a quello nucleare.
Non è contribuendo all’industria della guerra e versando il sangue di innocenti, vinti e vincitori che si fanno le azioni di pace. Per spegnere un incendio si usa una coperta e non la benzina. La coperta infatti priva il fuoco dell’ossigeno, che così non è più in grado di bruciare.
La diplomazia europea ed italiana devono servire il popolo, perseguendo la pace e il benessere economico ai tavoli delle trattative e non fallire portando l’umanità ad un tragico destino.
La guerra è il primo dei mali e le nostre mani non possono sporcarsi di sangue.
Chiediamo che il Governo italiano si impegni:
• a condannare con ogni misura ed in ogni sede internazionale lo scontro militare come forma di risoluzione del conflitto ucraino;
• a richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario che invii aiuti, risorse alimentari e medicinali e promuova l’accoglienza dei profughi a seguito della guerra;
• a richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni boomerang imposte alla Russia;
• a creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (es ENI – ENEL) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico;
• a garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta;
• ad implementare politiche sociali/economiche che favoriscano la messa a disposizione del patrimonio immobiliare di cui il popolo italiano dispone per ospitare i rifugiati
IMPEGNA IL CC con votazioni distinte
– a inoltrare queste richieste al governo
– a dichiarare la propria posizione contro ogni guerra a maggior ragione a questa.