Accusato di aver incendiato la casa di famiglia, uccidendo madre e sorella: richiesta la perizia psichiatrica
Vittoria 26 Gennaio 2025, è attualmente recluso (in una sezione speciale), nel carcere di Siracusa, Wajdi Zaouadi, il 31enne problematico, seguito dal dipartimento di salute mentale, accusato di aver incendiato l’abitazione di famiglia, sita in piazza Unità a Vittoria, nella notte tra il 12 e il 13 Giugno scorso, sita nel centro urbano di Vittoria, in Provincia di Ragusa, nel rogo morirono, tra le fiamme, la madre Mariem Sassi, di 55 anni, e la sorella Samah.
Avrebbe cosparso di liquido infiammabile la camera da letto dei genitori, il corridoio e l’ingresso dell’abitazione.
Era stato già giudicato incapace di intendere e volere, in un altro procedimento penale, precedente a quello in corso : una violenta resistenza a pubblico ufficiale.
Ora il 31enne sarà quindi sottoposto a perizia psichiatrica su richiesta della difesa, per appurare se fosse capace di intendere e di volere, al momento del fatto.
Pur gravemente ustionati, una parte della famiglia si salvò
Dall’incendio si salvarono il padre Kamel di 57 anni, e la sorella più piccola, Omaima di 19 anni, che il giorno dopo avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità.
Il 34enne dovrà rispondere dei seguenti reati :
- incendio doloso;
- omicidio;
- tentato omicidio;
- reati aggravati dai vincoli familiari, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa.