RAMY, PRESIDENTE ATTILIO FONTANA: TOLLERANZA ZERO CONTRO I VIOLENTI
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si esprime con fermezza sugli episodi di violenza accaduti durante le recenti manifestazioni.
Fontana sottolinea l’importanza di distinguere tra il diritto di manifestare e gli atti di vandalismo.
Solidarietà alle Forze dell’Ordine
Fontana, attraverso un post sui social, ha ribadito la sua vicinanza alle Forze dell’Ordine. “Solidarietà e massimo sostegno alle donne e agli uomini in divisa”, scrive il presidente. Durante le proteste, diversi agenti sono rimasti feriti nel tentativo di garantire l’ordine pubblico.
Il caso Ramy e il diritto alla giustizia
Al centro delle tensioni, la morte di Ramy, un giovane la cui vicenda ha acceso il dibattito pubblico. Fontana ha precisato che sarà compito della magistratura fare chiarezza sull’accaduto. Tuttavia, ha condannato fermamente l’uso strumentale di questa tragedia per fomentare disordini.
Condanna alla violenza
“Non è accettabile utilizzare una tragedia per creare scompiglio e attaccare le Forze dell’Ordine”, ha affermato Fontana. Gli episodi di violenza sono stati attribuiti, secondo il presidente, a frange estremiste che cercano di destabilizzare il Paese.
Tolleranza zero per i delinquenti
Fontana ha richiamato la necessità di tolleranza zero verso chi semina caos e aggredisce chi lavora per garantire la sicurezza. “Il diritto di manifestare è sacrosanto”, ha dichiarato, “ma non può essere un pretesto per atti vandalici”.
Ramificazioni sociali del caso Ramy
Il nome Ramy è diventato un simbolo, ma Fontana avverte dei pericoli di strumentalizzarlo. Eventi come questi rischiano di alimentare tensioni sociali e divisioni politiche. È fondamentale mantenere il focus sulla ricerca della verità, senza cedere a provocazioni.
Un messaggio di responsabilità
Il presidente conclude il suo intervento con un appello alla responsabilità. Invita i cittadini a distinguere tra protesta pacifica e atti di violenza. “L’Italia ha bisogno di coesione, non di ulteriori divisioni”, scrive.
Conclusione
Il caso Ramy rappresenta una ferita aperta, ma Fontana invita a non lasciare che diventi un motivo di scontro. La tolleranza zero contro i violenti è, secondo lui, una misura necessaria per garantire la sicurezza e il rispetto delle istituzioni.