Addio a Ercole Spada: il designer che ha segnato la storia dell’auto
Ercole Spada, storico designer automobilistico italiano, si è spento lasciando un’eredità indelebile nel mondo del design. Nato a Busto Arsizio e residente a Torino, ha firmato alcune delle auto più iconiche del Novecento.
Il suo nome è legato a modelli leggendari come l’Alfa Romeo 2600 SZ, la Giulia TZ, e molte altre. Con il suo stile essenziale, funzionale e innovativo, Ercole Spada ha rivoluzionato il modo di concepire l’automobile sportiva ed elegante.
Chi era Ercole Spada
Ercole Spada nasce a Busto Arsizio nel 1937. Dopo gli studi in ingegneria, entra giovanissimo nel mondo del design automobilistico. A soli 23 anni viene assunto da Zagato, storica carrozzeria milanese.
In poco tempo, il suo talento emerge con forza. Il suo approccio moderno e razionale conquista l’attenzione delle case automobilistiche più importanti. Il suo stile rompe con il passato, puntando su linee pulite e aerodinamiche.
Il periodo d’oro con Zagato
Tra gli anni ’60 e ’70, Spada vive il suo periodo più prolifico. In Zagato disegna alcuni dei modelli Alfa Romeo più amati di sempre. L’Alfa 2600 SZ, con la sua eleganza sportiva, e la Giulia TZ, celebre per la leggerezza e la linea affusolata, portano la sua firma.
Ma il suo genio non si limita ad Alfa Romeo. Collabora anche con Aston Martin, BMW, Lancia, e Fiat. Ogni progetto è unico, ma riconoscibile per la sua coerenza stilistica e funzionalità aerodinamica.
Uno stile inconfondibile
Lo stile di Ercole Spada è stato spesso definito “funzionale”. Nessun elemento è superfluo. Le forme seguono la funzione, ma non rinunciano all’eleganza. Le sue auto sono snelle, compatte, pensate per correre, ma anche per emozionare.
Spada non ha mai cercato il design d’impatto fine a sé stesso. Ha sempre preferito soluzioni tecniche intelligenti, linee semplici e pulite, superfici ben equilibrate. Per lui, l’aerodinamica non era una moda, ma un principio guida.
Dopo Zagato: nuove sfide
Negli anni ’80 e ’90, Spada continua la sua carriera con ruoli importanti. Lavora per I.DE.A Institute, poi fonda la SpadaConcept con il figlio Paolo. In questa nuova fase disegna modelli innovativi e concept futuristici, tra cui la Codatronca.
Nonostante i cambiamenti del settore, Spada resta fedele alla sua visione. Anche nei prototipi più recenti si riconoscono le sue scelte stilistiche: essenzialità, leggerezza, aerodinamica.
Un’eredità che vive ancora
Il contributo di Ercole Spada al design automobilistico è incalcolabile. Le sue auto sono studiate nelle scuole di design, ricercate dai collezionisti, ammirate dagli appassionati di tutto il mondo.
Ha ispirato generazioni di designer, lasciando un’impronta profonda nel modo di pensare l’automobile. Per molti, resta uno dei massimi interpreti dello stile italiano.
L’ultimo saluto
Ercole Spada si è spento a Torino, città dove ha vissuto e lavorato a lungo. Il mondo dell’automotive lo saluta con commozione e riconoscenza. Non solo per le sue opere, ma per il suo spirito discreto, rigoroso e appassionato.
Con lui se ne va una parte importante della storia del design automobilistico italiano. Ma le sue creazioni continueranno a vivere sulle strade, nei musei e nei cuori degli appassionati.
Conclusione
Ercole Spada ha trasformato la carrozzeria in arte funzionale. La sua visione ha influenzato il design di intere generazioni di automobili. Oggi lo ricordiamo non solo come designer, ma come uomo che ha dato forma ai sogni su quattro ruote.
Le sue linee non invecchiano. Il suo stile non passa di moda. Il suo nome resterà per sempre tra i grandi del Made in Italy.






